Cassa Rurale Pinzolo con utili verso la fusione 

Duplice assemblea. Il 25 maggio i soci dovranno approvare un bilancio dal segno “più” e dare il via libera per la nascita della nuova “Adamello” assieme a Val Rendena e Adamello Brenta


Walter Facchinelli


Pinzolo. Il 25 maggio alle 15 nel PalaDolomiti, i soci di Cassa Rurale Pinzolo sono invitati al duplice e importante appuntamento. L’assemblea ordinaria per approvare il bilancio 2018, seguita dall’assemblea straordinaria per decidere se costituire la nuova “Cassa Rurale Adamello”, unendosi con “Cassa Rurale Val Rendena” e “Cassa Rurale Adamello Brenta”.

Il bilancio 2018

I conti sorridono ai soci della Cassa Rurale «un’annata ricca di risultati positivi e belle soddisfazioni» che chiude con un utile d’esercizio di 1.353.807 euro, contro i 564.756 euro del 2017. Un risultato, spiegano il presidente Roberto Simoni e il direttore Gianfranco Salvaterra «frutto di una gestione attenta e di un lavoro pluriennale di squadra, col plauso ai nostri collaboratori che hanno mostrato grande impegno e professionalità». L’utile di bilancio, su supera il milione di euro, si affianca all’indice di solidità patrimoniale (Cet 1), che al 31 dicembre 2018 è al 19,61% «con una crescita a fine marzo 2019 al 22,65%». Il rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione (Cost/Income) è pari al 59,53% «al 64,56% se non si considerano le plusvalenze della finanza, «uno dei dati migliori di tutte le Casse Rurali del Trentino». Questo rapporto evidenzia l’efficienza economica/gestionale della banca dove «minore è il valore dell’indicatore e maggiore è l’efficienza».

Raccolta e sofferenze

La Cassa Rurale Pinzolo ha raccolto 219 milioni di euro, il 2,49% in più rispetto all’anno precedente, mentre gli impieghi verso clienti sommano 153,5 milioni di euro «4,55% in più del 2017». Il “deteriorato”, al netto delle coperture, è diminuito da 26,4 a 17,5 milioni di euro, dove le sofferenze nette sono al 1,42%, le inadempienze probabili nette al 10,80% per un totale deteriorato del 12,22%. «Dati - affermano Simoni e Salvaterra - che esprimono la solidità di Cassa Rurale Pinzolo, a dimostrazione della forte fiducia dei Soci nella Cassa e l’eccellenza del Territorio in cui operiamo». Fattori che hanno permesso a Cassa Rurale Pinzolo di incrementare il suo ruolo nelle Comunità in cui opera, sia investendo costantemente nell’innovazione Territoriale con le iniziative del progetto giovanile “Rendena StartUP”, sia sostenendo le Comunità finanziando le Associazioni e il Volontariato del territorio con 223.665 euro. Infine «grande è stato l’impegno di Cassa Rurale Pinzolo nella nascita del nuovo Gruppo Unico Bancario Cooperativo, attivo da gennaio 2019.

Verso la fusione

La parte straordinaria dell’assemblea ha per oggetto «approvazione progetto di fusione e nascita della “Cassa Rurale Adamello”, aggregandosi con le Casse Rurali “Val Rendena” e “Adamello Brenta”. Per il presidente Roberto Simoni «è un risultato importante, se si pensa che da molti anni Cassa Rurale Pinzolo promuove l’idea dell’aggregazione per meglio affrontare le sfide future del nostro Territorio». La scelta, affermano a Pinzolo, è maturata per far fronte in modo efficace ed efficiente sia alla nuova normativa bancaria, sia alle mutate esigenze di clienti e soci. «Le maggiori dimensioni e l’estensione geografica, che andrà da Madonna di Campiglio a Salò, invitano anche a fare un passo avanti verso un nuovo modello organizzativo». Cassa Rurale Pinzolo «porta all’interno del nuovo aggregato un territorio e una Cassa in salute, con un trend in continua crescita del comparto alberghiero, un significativo miglioramento del comparto immobiliare, con vendite in aumento a valori interessanti. Indubbiamente il brand “Madonna di Campiglio” è forte e riconosciuto sia dentro che fuori dall’Italia ed è il traino economico di Val Rendena e Giudicarie. Una vitalità e presenza imprenditoriale che mostrano un territorio interessante e di rilievo per i giovani».













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