lo scontro sindacale alla waris di storo 

Arretrati, ecco la prima rata. Ma la seconda tarda ancora

STORO. Un passo avanti ed uno indietro. Si registrano evoluzioni riguardo al caso della Waris di Storo, dove 4 operai in sciopero da settimane non avevano ricevuto gli arretrati dovuti mentre il...



STORO. Un passo avanti ed uno indietro. Si registrano evoluzioni riguardo al caso della Waris di Storo, dove 4 operai in sciopero da settimane non avevano ricevuto gli arretrati dovuti mentre il denaro era stato invece versato ai loro colleghi. Gli scioperanti hanno trovato ieri in banca la quota ricevuta lunedì dai colleghi. La situazione però non pare potersi dire risolta, perché gli operai presenti in fabbrica risulterebbero ancora "avanti" nelle retribuzioni rispetto a quelli in stato di agitazione, avendo ricevuto la prima rata di arretrati il 10 dicembre e la seconda il giorno di Santa Lucia. Per i dipendenti in sciopero il comportamento dell'azienda resta dunque punitivo e antisindacale. Accuse rigettate da Waris, che invece derubrica la questione a mero problema contabile/amministrativo.

Martedì scorso il manager di Waris Ermanno Pizzini aveva dichiarato al Trentino che gli operai in sciopero sarebbero stati pagati della rata loro mancante già il giorno seguente. Il pagamento, come detto, è arrivato, anche se soltanto ieri. Stando alle maestranze che hanno incrociato le braccia il problema della discriminazione rispetto ai colleghi al lavoro però resterebbe tutto, perché nel frattempo gli operai presenti in Waris avevano già ricevuto anche la seconda rata degli arretrati (resa disponibile in banca l’altroieri, giovedì 13 dicembre), che invece manca ancora ai dipendenti in sciopero.

Da parte dell’azienda si rigettano invece in toto le accuse di discriminazione e volontà punitiva. Stando a quanto dichiarato ieri dal dirigente Cristian Vidani: «I pagamenti in arretrato verranno completati anche per gli operai in sciopero entro l'inizio della prossima settimana. La questione è dovuta ad un semplice problema amministrativo/contabile e non certo dalla volontà di punire i dipendenti in sciopero». (s.m.)













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