«Apt, presto l’organigramma» 

Intervista al presidente dell’azienda di Campiglio. A Tullio Serafini affidato il compito di rimettere insieme il puzzle organizzativo dopo l’ondata di dimissioni interne. «Lavoriamo nel solco della passata amministrazione, con qualche modifica e con nuovi responsabili area»


ELENA BAIGUERA BELTRAMI


Madonna di campiglio. È una fase delicata quella che l’Apt Madonna di Campiglio, Pinzolo Val Rendena sta attraversando, avendo in corso gli accertamenti partiti sulla base di una ispezione della Guardia di Finanza nel dicembre 2018 e in seguito sottoposti al vaglio della Magistratura.

Un momento non facile che si è andato a sovrapporre al rinnovo del consiglio d’amministrazione (avvenuto lo scorso aprile) e a qualche dimissione da parte di capi area importanti, come Massimo Collini responsabile amministrativo e Micaela Valentini dell’area marketing alla quale peraltro scadeva il contratto annuale stipulato con il Cda precedente. Anche diversi membri della Commissione per la selezione di un nuovo direttore generale, istituita dall’ex presidente Adriano Alimonta, hanno preferito soprassedere, per cui il bando è stato revocato e dunque la situazione contingente sconta una certa di instabilità.

Al nuovo presidente dell’importante ente di promozione turistica, Tullio Serafini, già membro del Cda dell’Apt da diversi anni e attuale vicesindaco del Comune di Tre Ville, il compito di rimettere insieme il puzzle organizzativo dell’azienda.

Come siete riusciti a far fronte a questa fase di trapasso, abbiamo chiesto al neopresidente?

Il Cda ha optato per valorizzare al massimo le risorse interne, in primis Matteo Bonapace, al quale abbiamo assegnato deleghe di funzioni e di direzione generale temporanea e coordinamento dell’azienda. Riguardo a Matteo non si tratta certo di un ripiego, già dipendente dell’azienda da 10 anni ed ex vicedirettore di Cescatti, Bonapace è stato anche responsabile dell’area prodotto, accoglienza ed eventi per oltre due anni, conosce bene la macchina operativa».

Per quanto concerne invece la figura di responsabile amministrativo?

Al momento ci avvaliamo di una consulenza esterna, ma stiamo costruendo la selezione per una figura amministrativa, anche se in queste condizioni non è facile fare delle scelte che abbiano il crisma della legittimità. L’inchiesta in corso, in merito al modus operandi della nostra Spa, ha posto il problema della distinzione tra soggetto di diritto pubblico e di diritto privato. Noi superiamo la soglia del 50% di contribuzione pubblica a causa dell’imposta di soggiorno che viene incassata dalla Provincia e poi girata alle Apt, ma se potessimo incassarla direttamente il problema della società di diritto pubblico con tutta la burocrazia che comporta, verrebbe superato.

E nel frattempo con quale schema state operando?

Lavoriamo nel solco operativo della passata amministrazione, alla quale abbiamo apportato qualche modifica, tra circa una settimana avremo il nuovo organigramma, con la designazione dei nuovi responsabili di area, mentre siamo impegnati a stilare il piano operativo 2020, tenendo fede a tutti gli impegni presi dalla precedente amministrazione. Abbiamo però l’ambizione di una visuale a medio e lungo termine con alcune linee guida sulle quali ci stiamo confrontando - conclude il nuovo presidente - Nella vita degli enti, come delle aziende, ci sono alti e bassi, siamo fiduciosi che passata questa fase di chiarimento si possa tornare a lavorare con serenità.

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