Politica

Fugatti: «Sui Cpr nulla è deciso. Tutto dipenderà dal governo»

Fugatti dopo le dichiarazioni di Kompatscher: «L’idea anticipata dal presidente altoatesino è quella di fare due Cpr più piccoli, uno in Trentino e uno in Alto Adige, ma non ci sono ipotesi sul luogo»

MAESTRI. "Il vero presidente del Trentino è Kompatscher"



TRENTO. «Si tratta di un tema che nasce dalle richieste del governo, che dice di realizzare un Centro di permanenza per i rimpatri in ogni regione. Va detto che non si tratta quindi di un centro di accoglienza ma di un luogo dove vengono messi coloro che non sono in regola e sono in attesa di espulsione. A volte, quando le forze dell'ordine devono espellere un soggetto, capita che ci sia difficoltà nel trovare posti disponibili e questo complica le procedure di espulsione. Anche noi abbiamo dei soggetti che meriterebbero di essere espulsi velocemente rispetto ai percorsi che abbiamo oggi. Quindi, secondo il governo, questo problema potrebbe essere risolto realizzando una struttura per regione. L'idea che ha anticipato il presidente Kompatscher, di cui siamo ovviamente a conoscenza, è fare due Cpr più piccoli, uno in Alto Adige e uno in Trentino. Ma sul dove, come e sui tempi tutto dipende da quello che dirà il governo. Al momento non ci sono ipotesi sul luogo. Dovendo realizzare due strutture diverse direi che la soluzione del 2017, quella di utilizzare l'ex poligono di Roverè della Luna, è esclusa perché è sul confine tra le due province». Lo ha dichiarato il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, dopo che il suo omologo altoatesino, Arno Kompatscher, ha annunciato che «non ci sarà un Centro per la regione ma uno per ciascuna provincia autonoma con una capienza tra i 30 e 50 posti ciascuno».













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