Us Dolomitica, numeri di peso per gare e bilancio 

Asssociazioni sportive. Un milione di euro complessivo, 31 competizioni organizzate e 1639 tesserati. In vista delle Olimpiadi crescono le preoccupazioni per la troppa burocrazia


Francesco Morandini


Predazzo. Un bilancio complessivo di quasi un milione di euro (385.276 dell’US Dolomitica ASD e 598.290 della Dolomitica nuoto), 1639 tesserati di cui 540 atleti più + 692 della Dolomitica nuoto), 31 gare organizzate, sono alcuni significativi numeri fra i tanti elencati dal presidente Roberto Brigadoi che danno il senso del peso e del ruolo che l’Unione Sportiva Dolomitica di Predazzo, assieme alla consorella Dolomitica nuoto, ricopre all’interno della Comunità locale. E’ stato questo uno dei leit motiv dell’assemblea che si è tenuta l’altra sera nel tendone delle feste di Predazzo, preceduta da un ricco buffet, a cui hanno partecipato anche numerose autorità, a segnare il momento favorevole per lo sport, in particolare per le discipline nordiche. Tant’è che esse coprono 60% del bilancio della “Dolo”. Un terzo solo per lo sci alpino, il settore del presidente che, lo ha sottolineato lo stesso Brigadoi, lo scorso anno era stato bocciato alle elezioni del Comitato trentino della Fisi.

Tanta euforia per il 2026

«Un momento difficile per la nostra società – ha detto Roberto Brigadoi – che aveva portato ad animate discussioni interne, ma poi le cose erano migliorate». Tutti però fra relatori e soci avevano in testa lo sci nordico, quello che fra 7 anni porterà a Predazzo la massima competizione internazionale e che vedrà la Dolomitica impegnata direttamente nell’organizzazione delle gare di salto e combinata nordica. Soddisfazione è stata espressa dal presidente e dall’assessore Giovanni Aderenti per il completamento del trampolino HS66 che consentirà gli allenamenti in loco.

L’assemblea è proseguita con l’interminabile sequela di relazioni dei responsabili dei singoli settori: Roberto Brigadoi per lo sci alpino e il mountain bike, Virginio Lunardi per il settore salto e combinata nordica, Eriberto Leso per lo sci di fono, Giancarlo Dellantonio per il biathlon, Bruno Giacomelli per la prima squadra di calcio, che ha lamentato un certo lassismo dei giocatori, Gianluca Carloni per il settore calcio giovanile e il vicepresidente Giorgio Dellantonio per l’atletica. Dettagliato resoconto anche da parte di Alberto Bucci, presidente della Dolomitica nuoto che segue nuoto e triathlon per le valli di Fiemme e Fassa e che gestisce anche la piscina comunale, (una struttura che nel 2018 ha registrato 49.000 ingressi e 692 tesserati) nonché, l’annessa palestra.

Ma anche preoccupazioni

Accanto all’euforia per le Olimpiadi del 2026 c’è tuttavia la preoccupazione, sottolineata da Bucci ma non solo, dell’ «aumento di adempimenti burocratici con responsabilità sempre più grandi che poco hanno a che fare con il volontariato. Un peso sempre più grande – ha detto Bucci – sulle spalle di chi vuole dedicare un po’ di tempo agli altri». Una questione che si è presa a cuore il consigliere provinciale Piero Degodenz, mentre l’assessore Giovanni Aderenti ha sottolineato il valore degli impianti di Predazzo che hanno convinto il Cio. Tiziano Mellarini, presidente del Comitato trentino della Fisi, ha auspicato che il nome Dolomiti possa comparire nel logo di un’olimpiade sul cui carro ora vogliono salire in molti. L’ex assessore provinciale ha risposto a Brigadoi, ricordando che Fiemme e Fassa sono ben rappresentate da 3 componenti nel Comitato trentino. «Mi dispiace per Roberto – ha concluso – il tuo contributo è sempre utile e ti ascolto».

Dopo gli interventi di Michele Malfer e del presidente della Cassa rurale di Fiemme Marco Misconel c’è stato la premiazione degli atleti che hanno avuto riconoscimenti nel coso del 2018 e l’estrazione di buoni acquisto presso la Famiglia cooperativa.













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