ziano 

«Una persona libera e contenta» 

Tanti amici al funerale di Franco Porta, ex segretario Prc trentino


di Francesco Morandini


ZIANO DI FIEMME . Un sobrio feretro di legno naturale con un cuscino della compagna e uno dei compagni trentini, un labaro dell’Anpi (l’unico entrato nella chiesa di Ziano), una bandiera di Rifondazione comunista, e quella della pace, all’ingresso e un coro improvvisato dai compagni nel cimitero per salutarlo con “Bella ciao”, sono stati i segni che ieri pomeriggio a Ziano di Fiemme, hanno marcato l’addio a Franco Porta, già segretario del PRC trentino e persona molto amata anche dagli avversari politici. In chiesa tanti compagni venuti da tutto il Trentino con Giuliano Pantano, ma anche da Bolzano con il segretario altoatesino di PRC Gabriele Benatti, e qualche altra figura storica della sinistra, nascosta fra la folla. Tra gli altri la presidente del consiglio comunale di Trento Lucia Coppola, il sindaco del capoluogo Alessandro Andreatta, il consigliere provinciale Piero Degodenz e l’ex parlamentare verde Marco Boato.

Nella sua omelia don Giorgio collocando Franco Porta fra “coloro che cercano la giustizia e costruiscono la pace” ha citato Karl Marx per ricordare come anche lui, a sua volta, abbia citato Gesù Cristo e che “a tutti secondo il bisogno di ciascuno” è anche un imperativo comune. Franco è stato un compagno, uno che ha “spezzato il pane assieme”, con gli ultimi e con coloro che cercano giustizia. Al cimitero, al di là della strada, il saluto all’ex segretario del PRC e consigliere comunale di Trento è proseguito con le toccanti parole di Lucia Coppola che ha sottolineato quelle caratteristiche che tutti, non solo dopo la sua morte, hanno riconosciuto a Porta: il suo profilo basso, la serietà, l’impegno, ma anche la simpatia e la giovialità, il suo tratto gentile, signorile, umano. Un uomo di mare che si è fatto adottare dalla montagna. «Una persona libera e contenta di esserlo qui, in montagna, e per sempre». «Non è facile lasciarti andare» ha concluso commossa Lucia Coppola, ricordando come negli ultimi anni abbia portato la fatica della malattia con levità, energia, speranza e coraggio. Un coraggio che proprio negli ultimi giorni ha trasmesso anche alla sua compagna Anna.

Gli amici, politici e non, hanno seguito laicamente la celebrazione, non hanno consumato parole, ma lo hanno salutato solo con le note di “Bella ciao”. Forse il senso più profondo di ciò che ha lasciato l’umanità di Franco Porta non viene paradossalmente dai compagni, ma dai suoi avversari, se è vero, come hanno ricordato Lucia Coppola e Antonia Romano, che il messaggio più significativo che hanno lasciato i consiglieri comunali di Trento in ricordo dell’ex collega, è venuto da un consigliere della destra, Antonio Coradello. Nelle prossime settimana ci sarà un ricordo laico di Franco Porta a Trento, e forse anche a Ziano, alla presenza con Paolo Ferrero.













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