montagna

Tour de Ski e Marcialonga, grande ritorno a gennaio in Val di Fiemme

Presentati i due eventi di sci nordico. Si inizia il 6 e il 7 gennaio con la diciottesima edizione del Tour De Ski, a cui seguirà il 28 gennaio la storica manifestazione giunta alla 51° anno



TRENTO. "Tour de Ski in Val di Fiemme e Marcialonga rappresentano l'eccellenza dello sci nordico italiano nel mondo": è quanto ha detto il presidente Fisi Flavio Roda a Milano, oggi 29 novembre, alla presentazione dei due eventi.

La 18/a edizione del Tour de Ski terminerà come sempre in Val di Fiemme (6 e 7 gennaio) e sarà l'epilogo del torneo più seguito in tv e amato dagli sportivi del fondo, con la mass start 15 km e la Final Climb di 10 km sull'Alpe del Cermis.

Piste in preparazione con neve artificiale e in attesa delle prossime nevicate.

E anche Marcialonga sta iniziando ad allestire la pista di fondovalle tra Fassa e Fiemme, la gran parte della quale fruibile per appassionati e turisti fin da Natale, quella del 28 gennaio sarà la 51/a edizione.

Tanti giornalisti alla "vernice" milanese con interventi dei presidenti Corradini (Marcialonga) e De Godenz (Fiemme World Cup), con Dietmar Nöckler a raccontare le sue esperienze da atleta nei due eventi.

"Arrivare a concludere il Tour de Ski sull'Alpe del Cermis è un'emozione indescrivibile. La spinta che ti dà il pubblico fa una gran differenza, c'è una grinta diversa nell'affrontare i primi tratti "da solo" o fare le rampe finali con tutto quel pubblico. Anche alla Marcialonga, da Moena a Cavalese, il pubblico è prezioso, passare attraverso i paesi e sentire il calore della gente è davvero incredibile ed è una caratteristica unica di questa gara, anche per questo è così amata dai suoi partecipanti."

Pietro De Godenz ha confermato che il giorno dopo il Tour de Ski partiranno i lavori di adeguamento dello Stadio a Lago di Tesero in chiave olimpica: saranno pronti a fine 2024 per le preolimpiche. 













Scuola & Ricerca

In primo piano

Film Festival

Lo scioglimento dei ghiacciai nella poetica del teatro trentino

La Stagione Regionale Contemporanea si conclude con “Rimaye” di AZIONIfuoriPOSTO, che stasera (3 maggio) darà spazio a un’indagine su ciò che è destinato a sparire e alla sua eredità, mettendo in relazione corpi umani e corpi glaciali. Entrambi infatti sono modificatori di paesaggio e custodi di memorie


Claudio Libera