Torna Dolomiti Ski Jazz tra rifugi, malghe e teatri 

Il programma. Da sabato prossimo la 22ª edizione, tanti appuntamenti fino a domenica 17 in tutta la val di Fiemme: il via con il trombettista Sipiagin, che ha suonato con Clapton e Costello


Francesco Morandini


VAL DI FIEMME. Torna da sabato prossimo 9 marzo a domenica 17 sulle nevi e nei locali della valle di Fiemme “Dolomiti Ski Jazz”, giunto alla ventiduesima edizione. Una settimana caratterizzata da concerti diurni sulla neve in rifugi e malghe sparse sulle piste di sci della Ski area Lusia e Bellamonte, Ski Center Latemar, Pampeago e Obereggen, Cermis, San Pellegrino, che si terranno puntualmente a mezzogiorno, giusto il tempo di un originale antipasto prima di consumare i piatti tipici locali. Sole e neve di giorno, poi la sera tutti nei teatri e nei locali, nei pub per concludere in bellezza una giornata (si spera) al sole.

Il calendario

Si inizierà sabato 9 al rifugio “Ciamp de le strie” sopra Bellamonte con il quartetto di Alex Sipiagin, trombettista russo naturalizzato americano che ha suonato con Elvis Costello ed Eric Clapton, e alle 21 al Palafiemme di Cavalese con il chitarrista Luca Boscagin assieme alla musica brasiliana d’autore di As Madalenas e Los Ernestos, con un repertorio che spazia da Paul Simon a Milton Nascimiento, con qualche perla del rock anni ’70 come Led Zeppelin e Jethro Tull. Domenica 10 Alex Sipiagin si riproporrà alle 14 al rifugio Fuciade al passo San Pellegrino, mentre in serata alle 21 sarà il “magnifico” palazzo della Comunità di Fiemme ad ospitare “Soon trio”: Roberto Soggetti al pianoforte, Giulio Corini al contrabbasso e Emanuele Maniscalco alla batteria. Martedì 12 al rifugio Zischgalm nell’area dello Ski center Latemar sarà la volta di “Mirko Pedrotti quintet” un progetto nato nel 2013 per volontà del vibrafonista trentino Mirko Pedrotti e focalizzato sullo studio, la ricerca e la sperimentazione della musica strumentale. In serata alle 21 nel teatro parrocchiale di Ziano, il giovane sassofonista e compositore Simone Alessandrini, nominato tra i 10 migliori giovani talenti italiani dal referendum “Top Jazz 2018”, e cresciuto ascoltando Zappa e Ornette Coleman, presenterà l’album d’esordio “Storytellers” con il suo quintetto.

Sull’Alpe

Mercoledì 13 si sale all’Alpe Cermis per ascoltare il quartetto di Roberto Bindoni, in un progetto che gli organizzatori definiscono «genuino, raffinato e coraggioso», che sarà riproposto alle 21 al Cheers bar di Cavalese. Giovedì 14 si tornerà sul Lusia allo Chalet Valbona con Giampaolo Casati Quartet, una band formata da vecchi amici tra cui il direttore artistico del Dolomiti Ski Jazz Enrico Tommasini, che alle 21 proporrà una jam session al Wine Bar Bellavista di Cavalese. Venerdì al rifugio Passo Feudo suonerà “The Hammond Sphere Trio”, tre amici in un progetto dedicato a Thelonious Monk, mentre la serata sarà allietata dalle note del quartetto di Luigi Bonafede, che ha riunito alcuni vecchi amici veterani del jazz italiano, cui si aggiungerà il caraibico Dawn Mitchel. Sabato 16 marzo alla baita Caserina di Pampeago il duo cecoslovacco Frantisek Uhlìr al contrabbasso e Jarom Helesic alla batteria, assieme al pianista Micky Loesch e a Gianni Castelnuovo, proporranno un tributo a Jean-Baptiste Toots Thielemans, considerato un mostro sacro della scena jazz. Alle 21 al teatro comunale di Predazzo si esibirà il trio Lanzoni-Morgan-McPherson, assieme al guest star Pietro Tonolo, e alle 23 si potrà proseguire al Poldo Pub di Predazzo con “Lost Boys Band” quattro giovani musicisti bresciani in uno spettacolo live dai ritmi incalzanti e una spolverata di soul e blues, che chiuderanno il Festival domenica 17 alla Baita la Morea di Bellamonte-Lusia.













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