Radio Fiemme 104, auguri per i suoi primi 45 anni 

Tarcisio Gilmozzi, 90 anni, radioamatore, culla la sua creatura: «Ringrazio tutti quelli che hanno collaborato, raccontando eventi culturali, sportivi e mondani»


di Giampaolo Corradini


VAL DI FIEMME. Era il 3 luglio del 1973 quando Tarcisio Gilmozzi “inventò” Radio Fiemme 104 e da allora sono trascorsi ben 45 anni e lui, Tarcisio, 90 anni quest’anno, è ancora sulla breccia, sempre presente in radio, sempre attento e attivo per la sua emittente radiofonica di Fiemme e Fassa. «All’epoca, e fino al 1975, ero banconiere di macelleria alla Famiglia Cooperativa di Tesero - esordisce Gilmozzi – un lavoro che era molto ambito ed io ero un ragazzo fortunato perché svolgevo un lavoro che mi permetteva di vivere ed aiutare la mia famiglia. Ma la mia grande passione era quella del “radioamatore” e, nel 1973, da solo, con le mie forze e la grande voglia di raccontare, e far raccontare dalle persone della mia valle, decisi di dar vita a quella che poi sarebbe diventata la prima radio libera d’Italia». In questi 45 anni Radio Fiemme ha divulgato notizie, interviste, dirette radiofoniche, musica, folklore, storia, sport e tanto altro. Tarcisio tiene a precisare come «Radio Fiemme è nata per dare voce a tutti, per raccontare la storia delle Valli dell’Avisio, della sua gente, le tradizioni, la cultura e tutto ciò che appartiene a questa terra meravigliosa, ricca di innumerevoli eventi, di paesi e di gente operosa, di persone che amano vivere la montagna».

Attraverso Radio Fiemme sono arrivate nelle case della Valli dell’Avisio le dirette dei Campionati del mondo di Sci nordico così come quelle della Marcialonga di Fiemme e Fassa e di innumerevoli altri eventi sportivi, culturali e mondani. «Sono stato fortunato nell’ottenere la collaborazione di tante persone di diverse culture, interessi, passioni, ne ricordo più di 100, che hanno prestato la loro opera in radio e soprattutto all’esterno, sul territorio, persone che hanno dato vita ai notiziari su Fiemme e Fassa, sul Trentino, l’Italia ed il mondo con la rassegna-stampa giornaliera – prosegue Gilmozzi – così come i miei collaboratori che hanno curato le interviste esterne che poi sono regolarmente andate in onda. Oltre alla musica ed al folklore, dove le Valli di Fiemme e Fassa ne sono ricche ed orgogliose di Bande musicali, Cori, Gruppi e singoli musicisti, la mia emittente ha ospitato, nel corso di questi 45 anni, migliaia di persone del mondo delle cultura, della storia, dello sport, della politica, del mondo rurale e di quello religioso, del volontariato in generale. Le ricerche storiche – evidenzia con grande entusiasmo – sono state il mio pane quotidiano ed ho dato vita ad alcuni libri l’ultimo dei quali è uscito poco tempo fa ed è titolato “Parcandole”, ovvero proverbi fiemmesi da ricordare. Ades – dice alla fine del suo racconto – son vecio ma fintantochè la volontà e la salute no le me abbandona no molo». Lui, Tarcisio, aveva dato vita ad una sua azienda, la “Elettrosoc”, ora gestita dalle figlie Patrizia, Elia e dal figlio Giuliano (radio, TV, elettrodomestici, assistenza e riparazione, impianti elettrici ed altro), un altro tassello delle sue grandi doti, quella di imprenditore, accanto alla sua passione, quella di radiomatore prima e di “Paron” di Radio Fiemme poi, quella che ora lo tiene occupato e lo rende interprete di giornate da protagonista.













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