Novità in Consulta ladina: i componenti ora sono dieci 

Nuovo regolamento. La decisione è stata presa nell’ultima seduta del Consei general La procuradora Testor: «Nuovo piano organico per accedere ai finanziamenti entro il 15 ottobre»



Pozza. Un confronto serrato, tra maggioranza e minoranza, sull’approvazione delle modifiche al regolamento sull’organizzazione e il funzionamento della Consulta Ladina (prevista dall’art. 26 della legge provinciale 19 giugno del 2008 n. 6 “Legge provinciale sulle minoranze linguistiche”), ha caratterizzato l’ultima seduta estiva del Consei general, presieduto dalla procuradora e senatrice Elena Testor e da Francesco Pistcheider. Il consigliere di minoranza Cesare Bernard, in un primo momento, ha proposto la sospensione dell’approvazione delle modifiche al regolamento, affinché ne venissero a conoscenza i componenti della Consulta di Union di Ladins, Scuola Ladina e Istituto Culturale Ladino, secondo quanto espresso dagli stessi anche in una lettera inviata al Consei.

Le motivazioni

«La necessità dell’approvazione odierna è dettata dai termini di presentazione del piano organico per accedere ai finanziamenti entro il 15 ottobre», ha spiegato Elena Testor a cui sono seguiti gli interventi del conseier de procura Riccardo Franceschetti, che ha messo in luce il mero significato tecnico e formale dei cambiamenti di competenza del Consei (e non della Consulta), così come della conseiera Lara Battisti che ha invitato la minoranza a evitare attriti.

Le repliche

Non sono mancate le repliche di Bernard, Manuel Farina, Gianni Rasom e Giorgio Mazzel (Ual) sulla sostanzialità dei mutamenti dell’articolo 5 che, a loro avviso, esprimono la limitazione del carattere propositivo della Consulta, ridimensionata a organo consultivo. La maggioranza dei consiglieri ha, comunque, scelto di non sospendere il punto all’ordine del giorno, illustrato dalla procuradora.

Tante novità

Le modifiche avanzate riguardano: i membri che da sette diventano dieci (come peraltro già in essere), le nuove modalità di convocazione degli incontri, la definizione dei compiti del servizio linguistico e la rendicontazione del piano organico. Tali modifiche sono state approvate dalla maggioranza, con contrari i quattro consiglieri Ual in aula e astenuto Thomas Amplatz. Dopo il voto, il dibattito si è di nuovo animato in merito alla riduzione del ruolo propositivo della Consulta ribadito da tutta la minoranza che ha paventato di lasciare l’aula, con i conseieres de procura Franceschetti e Battisti e il conseier Giuseppe Lazzer che hanno assicurato il ruolo scientifico e propositivo della Consulta garantito dalla legge provinciale (immutata in tal senso), ma anche il compito e la responsabilità del Consei general di definire il regolamento della Consulta.

Astensione

Nella prima parte della seduta, sono state approvate, con l’astensione dei consiglieri Ual, la “Variazioni di assestamento generale del bilancio di previsione 2019-2021”, illustrate dalla conseiera competente Lara Battisti, che è entrata nel dettaglio delle varie voci. Tra le principali nuove entrate: (in conto corrente) 73.000 euro per nuovo appalto servizio rifiuti e 7.500 euro per progetto Npld; (in conto capitale) 575.766 euro per i lavori alla Ciasa de la Moniaria e 520.000 per la Rete delle Riserve (che corrispondono ad altrettante spese) per un totale di assestamento di bilancio di 18.924.479 euro.

Approvato all’unanimità, invece, l’”Esercizio della facoltà di rinvio della contabilità economica e di non predisposizione del bilancio consolidato”.













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