Nei vivai forestali stanno crescendo 40 mila piante 

La rinascita dopo Vaia. La tempesta nel 2018 ha abbattuto 350 mila metri cubi di legname Lo stato dell’arte durante la sessione forestale di Cavalese. Gran lavoro per la Magnifica


Luciano Chinetti


Cavalese. Sono tra i 340 e i 350 mila i metri cubi di legname della Comunità abbattuti dalla tempesta Vaia alla fine di ottobre del 2018. E’ la stima abbastanza precisa e anticipata dal responsabile della segheria della Magnifica dottor Stefano Cattoi nel corso della sessione forestale tenuta nello storico palazzo della Magnifica a Cavalese. Il summit, al quale ha preso parte il responsabile del Distretto Bruno Crosignani, insieme agli operatori del suo ufficio è servito di fatto per fare il punto degli interventi effettuati dalla Magnifica attraverso le squadre dei boscaioli per l’allestimento e il recupero del legname, atterrato dalle folate di vento del 28 e 29 ottobre del 2018.

La relazione dello scario

In apertura dei lavori lo scario della Comunità Giacomo Boninsegna ha sottolineato la sua soddisfazione per l’enorme mole di lavoro attuata dai bravi boscaioli che ha permesso di ridurre al minimo il deterioramento del legname e consentire un buon livello di commercializzazione. Il responsabile della segheria Stefano Cattoi ha sciorinato poi una serie di dati riguardanti il recupero del legname suddiviso per annate e per Distretti. Complessivamente nei 9 distretti forestali di Fiemme sono stati assegnati nel 2018 121 mila 920 metri cubi di legname, dei quali ben 87 mila 526 metri cubi già sistemati e accatastati.

Il quinto distretto

La parte del leone l’ha fatta come ha ricordato il dottor Cattoi, il quinto distretto di Predazzo Ovest con 43 mila 190 metri cubi assegnati e 30 mila 538 già lavorati. Per quanto riguarda il 2019 i metri cubi assegnati con l’assistenza dell’Ispettorato delle foreste di Cavalese sono risultati 95 mila metri cubi, di cui 60 mila 963 già accatastati. La Provincia di Trento come aveva ricordato il dottor Cattoi, era stata molto tempestiva ed aveva stanziato subito 3 milioni di euro per il recupero del legname e delle strade e fino alla data attuale ha già anticipato la metà della somma.

La collaborazione con Bolzano

Si è lavorato bene anche con il distretto forestale della provincia di Bolzano , diretto dal responsabile Mario Broll sia per la zona di Lavazé per che per la zona di Trodena. La Provincia altoatesina aveva concesso subito i contributi per intervenire per lavori di somma urgenza e ora sono state richiesti altri 350 mila euro per altri interventi. Ma la tempesta Vaia oltre al bosco aveva danneggiato anche le strade forestali ed anche i sentieri in quota. La Magnifica ora ha intenzione di chiedere una moratoria al servizio foreste per i piani forestali.

La gestione del bosco

Il responsabile del Distretto forestale dottor Crosignani ha espresso ancora la sua soddisfazione per l’impegno della Magnifica nella gestione del bosco, anche in questo difficile momento, poiché ha saputo dialogare con profitto con tutti gli uffici provinciali. Il dottor Andrea Bertagnolli dell’ufficio tecnico della Magnifica si è soffermato invece sul buon lavoro che stanno facendo i vivai forestali che saranno in grado di produrre oltre 40 mila nuove pianti di abete rosso e larice.

In chiusura c’è stato anche l’intervento dell’altro esperto dell’ufficio forestale Ilario Cavada che ha ricordato che la Provincia è intervenuta anche con adeguato finanziamento per il ripristino dei 60 Km dei sentieri della Sat danneggiati dall’evento calamitoso. Il costo è stato quantificato in 2 euro a metro lineare ed è stata costituita una squadra speciale per rimettere a posto i percorsi in quota.

Infine, intervento finale per l’ispettore forestale Maurizio Poli, che si è soffermato sulla consistenza della fauna selvatica nelle due vallate dell’Avisio.













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