La mostra sulla Grande Guerra al Navalge fino a fine 2022

Moena. Il consiglio comunale ha approvato la convenzione tra il Comune di Moena, l'Istituto culturale Ladino, il Comun General de Fascia e l'Associazione sul Fronte dei Ricordi, per la prosecuzione...



Moena. Il consiglio comunale ha approvato la convenzione tra il Comune di Moena, l'Istituto culturale Ladino, il Comun General de Fascia e l'Associazione sul Fronte dei Ricordi, per la prosecuzione della mostra sulla Grande Guerra “1914-1918 – La Gran Vera: Galizia, Dolomiti”. Il documento prevede la disponibilità del centro di Navalge fino al novembre 2022, con la possibilità di prorogare l’agibilità della mostra fino all’agosto del 2024.

È così confermata la proposta culturale realizzata in occasione dei cento anni del conflitto mondiale per iniziativa di un gruppo di volontari che ha raccolto ed esposto nell’ampio spazio del Navalge una notevole quantità di reperti storici provenienti in buon parte dai teatri di guerra delle Dolomiti. In particolare sono presentati cimeli provenienti dal fondo museale dell’Istituto culturale ladino. Il percorso espositivo si articola in quattro sezioni tematiche che affrontano momenti e aspetti diversi del tragico evento storico.

Nell’ampio spazio del Navalge si alternano diorami, vetrine tematiche, pannelli didascalici, foto d’epoca e gigantografie, per una superficie espositiva di circa 500 metri quadrati. Sono stati inoltre ricostruiti quasi 40 metri lineari di trincee, riprodotte nel loro aspetto originario e percorribili dai visitatori. La mostra del Navalge poi rimanda a otto percorsi storici da scoprire sulle montagne di Moena: un vero museo all’aperto. Infine l’orrore della guerra trasmesso dalle durissime immagini raccolte da Ernst Friedrich nel settore “Guerra alla guerra”. Ideatori e curatori della mostra sono Michele Simonetti Federspiel e Mauro Caimi, entrambi conservatori onorari del Museo Ladino, assistiti dal personale dell’Istituto Culturale Ladino, mentre gli allestimenti sono stati messi in opera grazie all’indispensabile supporto operativo dei volontari dell’Associazione “Sul Fronte dei Ricordi”. G.B.













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