Il ritorno del carro merci per il museo ferroviario 

Domani arriverà a Ora da Genova, dove era stata trasferito dopo la chiusura della linea di Fiemme nel 1963. Ci sarà anche una carrozza passeggeri dismessa


di Gilberto Bonani


VALLE DI FIEMME. Domani alle 14 arriverà alla stazione di Ora il primo dei due convogli speciali che da Casella (Genova) trasporterà un ex carro merci della Ora-Predazzo e una carrozza passeggeri dismessa appartenenti un tempo alla ferrovia Domodossola-Locarno. Successivamente avranno luogo altri due trasporti speciali con materiale rotabile d’epoca. Nel 2019 partiranno i lavori di restauro per inserire le carrozze in un progettato museo della vecchia ferrovia di Fiemme. «Da tempo si è costituito un gruppo di lavoro che ha raccolto l’adesione di quasi tutti i Comuni che si trovano lungo il percorso della vecchia ferrovia della Val di Fiemme - spiega Massimo Girardi di Transdolomites - ne fanno parte esperti di ferrovie e appassionati con l’appoggio delle Province di Trento e di Bolzano. Varie sono le linee guida del progetto ambientato lungo il sedime della storica ferrovia. Tra le prime proposte c’è la pulizia del percorso cercando di mettere in evidenza i ponti ferroviari (in particolare liberando dalla vegetazione e illuminando quello di Gleno). Poi si pensa al posizionamento di pannelli con foto storiche, tavoli tematici, cercando (dove possibile) di trasformare le stazioni ancora presenti in luoghi di attività storica ed enogastronomica avvicinando così il territorio alla storia della ex ferrovia. Importante sarà anche trovare soluzioni per ridare continuità alla ciclabile nei punti dove il tracciato della storica ferrovia non è più disponibile perché occupato da strade. Anche l’accesso della ciclabile da Ora e da Egna potrà essere migliorato».

L’obiettivo più vasto del progetto è infatti anche puntare sulla mobilità in bici, confidando nell’ultimazione della ciclabile nei tratti che mancano tra San Lugano e Cavalese e la parte alta della Valle di Fassa. Una volta ultimata questa infrastruttura mettere in collegamento la Bassa Atesina con le Dolomiti e viceversa stimolando anche i rapporti tra le comunità montane e di pianura. Nell’aprile dello scorso anno una delegazione di Transdolomites e Mirella Piazzi, vicesindaco di Castello Molina, si erano recati a Genova per un incontro con la società ferroviaria che gestisce la linea Genova-Casella e alcuni funzionari della Regione Liguria. Alla Genova-Casella venne infatti trasferito il materiale rotabile della ferrovia Ora-Predazzo dopo la sua chiusura nel 1963: lì sono in esercizio o giacenti le vecchie rotabili. La trasferta di aprile avvenne nel contesto del progetto museale e nel corso della visita venne visionato e scelto il materiale rotabile di interesse. Lo scorso settembre 2017 la Regione Liguria ha di conseguenza emesso un atto di donazione con il quale quattro carrozze venivano donate a sostegno del progetto storico della Ora-Predazzo. Di queste quattro rotabili donate fa parte il carro merci della Ora-Predazzo. Questa donazione fa parte anche di un progetto di gemellaggio tra i territori ferroviari ex Ora-Predazzo e liguri.

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