Il grazie di Sèn Jan a sanitari volontari e forze dell’ordine 

SAN GIOVANNI – SèN JAN. «Fare volontariato in tempi normali è straordinario, farlo in momenti difficili, quando si rischia in prima persona, è davvero da menzione». Il presidente della Provincia,...


Gilberto Bonani


SAN GIOVANNI – SèN JAN. «Fare volontariato in tempi normali è straordinario, farlo in momenti difficili, quando si rischia in prima persona, è davvero da menzione». Il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, ha voluto essere presente al ringraziamento ufficiale da parte del Comun General per l’azione svolta in tempo di Covid-19. Nel piazzale della caserma dei Vigili del fuoco di Vac, frazione di Pozza, personale sanitario, la rappresentante della Ciasa de Paussa, soccorritori, vigili del fuoco e forze dell’ordine hanno ricevuto una targa ricordo per quanto svolto nel periodo di massima crisi. «Con il vostro impegno – ha detto la procuradora Elena Testor – avete portato aiuto e solidarietà a tante famiglie, sostenuto e confortato tanti nostri anziani purtroppo risultati i più vulnerabili. Il lavoro svolto è stato indispensabile per tutta la popolazione e prezioso il supporto dato dalle forze dell'ordine, impegnate anch'esse su più fronti. Come sempre – ha sottolineato – siete stati pronti ad aiutare e rispondere con generosità alle esigenze della nostra comunità». Il volontariato è di casa in Valle di Fassa e conta su una forte partecipazione della popolazione al bene comune. «Senza l’impegno di tantissimi volontari – ha concluso la procuradora – la nostra comunità non sarebbe quel luogo che tutti ci invidiano».

Il presidente Fugatti ha reso omaggio a tutti i cittadini che hanno sopportato un lungo periodo di confinamento e alle componenti delle forze dell’ordine e del volontariato, oltre a quelle produttive che si sono impegnate per tenere accesi i motori della società. «Il Trentino – ha detto orgogliosamente - ce l’ha fatta a uscire dalla pandemia con le proprie gambe». Un grazie da parte del consigliere Luca Guglielmi per tutti i cittadini ma, in particolare, per gli amministratori «valide antenne e sentinelle del territorio». Un riconoscimento è andato anche ai parroci, animatori di comunità, con una targa consegnata a don Mario Bravin nella doppia veste di parroco e vigile del fuoco volontario.

Un velo di tristezza è sceso sull’assemblea al ricordo delle persone decedute tra cui don Luigi Trottner, parroco di Campitello e il medico Gaetana Trimarchi. Barbara Bravi, presidente della Ciasa de Paussa ha ricordato i momenti difficili sopportati dal personale che con grande impegno e sacrificio è riuscito a sbarrare la strada al virus. Importante è stato il ruolo svolto dal volontariato, dalla distribuzione di mascherine, pasti e spesa a domicilio, al trasporto degli effetti personali dei ricoverati: dall’ospedale alla propria abitazione senza dimenticare il servizio farmaci recapitati a casa . C’è chi si è incaricato di instaurare un dialogo telefonico con persone anziane o affette da particolari fragilità oppure ha pensato ad attività dedicate ai bambini della scuola primaria. Un patrimonio immateriale che va ad arricchire una comunità che in quei mesi bui ha ritrovato un po’ della sua anima.















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