Il “Casino di bersaglio” restaurato con la sua storia 

Campitello, terminati i lavori della nuova sezione del Museo ladino dedicata alle milizie territoriali fassane. Il 6 maggio inaugurazione e apertura al pubblico 



CAMPITELLO DI FASSA. Domenica 6 maggio sarà aperto al pubblico “L Stont”, il Casino di bersaglio di Campitello, nuova sezione del Museo Ladino dedicata alle vicende delle milizie territoriali fassane, la cui storia è ora leggibile attraverso la struttura stessa e l’allestimento interno con immagini d’epoca, testi, oggetti e filmati multimediali. Alle 8.30 ci sarà il raduno dei gruppi, alle 9 la cerimonia Frontabschreitung, alle 9.30 la messa e alle 11 l’inaugurazione e la sfilata gruppi. Alle 12 la festa prosegue al centro sportivo di Ischia a Campitello. Il Casino di bersaglio comunale di Campitello rientra nella rete dei poligoni di tiro sorti nell’Ottocento in tutto il territorio del Tirolo storico per l’esercizio dell’uso delle armi. Costruito nel 1905, restò in funzione fino allo scoppio della Grande Guerra quale dei tiratori o “Bersaglieri immatricolati” di Campitello, Mazzin e Canazei. Successivamente venne adibito a abitazione privata e infine utilizzato come deposito comunale, ma la struttura è una delle poche giunte pressoché integre fino ad oggi, nonché l’unica ancora presente in Val di Fassa.

Vista l’importanza del manufatto sotto l’aspetto politico e sociale, quale testimonianza di una storia plurisecolare, il Comune di Campitello coadiuvato dalla Soprintendenza per i Beni culturali della Provincia di Trento e dall’Istituto Culturale Ladino, ne ha predisposto il recupero e l’allestimento con il contributo del Consorzio dei Comuni - Bim Adige.

Inoltre, il progetto di restauro realizzato dagli architetti Lorenzo Weber e Alberto Winterle è stato premiato alla sesta edizione del premio di Architettura “Costruire il Trentino”.

All’inaugurazione un ruolo di primo piano sarà riservato alla Schützenkompanie Ladins de Fasha, quale erede delle antiche associazioni di tiro volte al recupero delle tradizioni del Tirolo storico, nonché promotrice dell’intitolazione del Casino di Bersaglio a Antonio Rizzi, Capitano e poi Maggiore delle milizie fassane durante le insurrezioni antinapoleoniche. Saranno dunque presenti anche molte altre compagnie di Schützen giunte dalle altre vallate trentine e tirolesi. Questa nuova sezione, andrà ad arricchire l’offerta del Museo Ladino di Fassa sul territorio, creando un ponte ideale con la mostra La Gran Vera – La Grande Guerra di Moena, e affiancandosi alla Segheria di Penia, al Mulino di Pera e alle sezioni dedicate rispettivamente alla Caseificazione, sita nel Caseificio Sociale Val di Fassa a Pera e alla Silvicoltura, alla Segheria frazionale di Meida (Sèn Jan di Fassa).

Per informazioni contattare il Museo Ladin de Fascia (tel. 0462.760182). (v.r.)













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