il plauso del consigliere de godenz 

Cavalese in festa per Jack e Fabri 

Domani cerimonia alla Magnifica e all’Istituto “La Rosa Bianca”



VAL DI FIEMME . «Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal hanno compiuto un’impresa umana e sportiva dalla portata eccezionale». A sostenerlo è il consigliere provinciale fiemmese Pietro De Godenz (UpT) che in una nota sottolinea che le medaglie conquistate nella Paralimpiadi di PyeongChang, bronzo nella discesa libera, argento nel Super G e ben 2 ori, uno nel Gigante e uno, sicuramente il più inatteso, nello slalom, sono andate ad aggiungersi ai già importanti successi ottenuti ai mondiali 2017 e in Coppa del Mondo. «Vincono talmente tanto che quasi fatichiamo a stargli dietro- sottolinea De Godenz - grazie ragazzi! Grazie di cuore per l’impegno, la passione e la vostra sintonia e amicizia, simbolo ormai noto a livello internazionale di un connubio vincente, come vincenti nello sport e nella vita siete sicuramente voi. Veder sciare questi due giovani amici e campioni restituisce l’immagine dell’essenza dello sport, rappresenta ciò che esso dovrebbe sempre essere: divertimento, passione ed impegno. Giacomo e Fabrizio – aggiunge - sono due ma in pista sembrano uno solo tanto è profonda la loro sintonia personale e sportiva, e quando Giacomo vince, la prima dedica è sempre per il fidato compagno di viaggio. Ogni vittoria, poi, diventa una festa, la realizzazione di un sogno che è gioia pura, per loro e per noi che da casa li osserviamo sfrecciare verso il traguardo. Grazie ancora una volta, ragazzi, siete fonte di orgoglio e ispirazione».

Per celebrare i successi dei due atleti, domani è in programma alle 9.45 al palazzetto dello sport “À. Weisz” all’istituto La Rosa Bianca la festa con i compagni di scuola. Verso le 11.30, invece cerimonia di premiazione al Palazzo della Magnifica.

«Ma questi grandi successi hanno portato nuovamente alla ribalta il nostro Trentino che insieme all’Alto Adige e al Veneto si sta interrogando sull’eventualità di candidarsi per ospitare le olimpiadi 2026. L’idea che affiora è quella di avanzare la disponibilità a costruire una manifestazione come comprensorio dolomitico - dice ancora De Godenz -. Io credo che questa sia un’occasione da cogliere al volo lo sport significa per il Trentino prestigio, riconoscimento di eccellenza organizzativa, economia, turismo, in un parola, lavoro. Ma significa anche mettersi per l’ennesima volta in gioco, dando seguito ai clamorosi successi che sempre la nostra provincia ha ospitato e continua ad ospitare ogni anno in riferimento allo sport, invernale ma non solo. Il Trentino e i trentini sono universalmente riconosciuti come organizzatori e gestori di eventi di prim’ordine e sono convinto che saremmo certamente all’altezza di un’olimpiade invernale. Su tutto, inoltre, può significare dare nuovo impulso al modo di organizzare i giochi olimpici a livello generale: Dolomiti per noi fa rima con Unesco e quindi con rispetto dell’ambiente, turismo sostenibile e green, smart cities, viabilità alternativa e valorizzazione dell’eccellente esistente». (l.ch.)













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