Alla Cesa de Paussa i tablet del Comun general de Fascia

Val di fassa. Gli anziani della casa di riposo potranno scambiarsi gli auguri con i propri familiari per telefono oppure grazie ai tablet donati alla struttura da Comun e Consei general de Fascia. Un...



Val di fassa. Gli anziani della casa di riposo potranno scambiarsi gli auguri con i propri familiari per telefono oppure grazie ai tablet donati alla struttura da Comun e Consei general de Fascia. Un segno di speranza, scrive la Elena Testor, che forse allevierà la solitudine delle persone più fragili «Quest'anno ci attende una Pasqua certamente diversa. In questi giorni di festa - spiega la procuradora - molte persone, soprattutto anziane, saranno lontane dai loro affetti più cari. L’impossibilità di avere accanto a sé i propri cari è sicuramente motivo di sofferenza, non poter trovare conforto nella vicinanza di un figlio, di un nipote, di un fratello o una sorella rende più arduo superare questi momenti. Per questo motivo la Procuradora, i President del Consei e i Consieres de Procura hanno deciso di portare simbolicamente un segno di speranza, in questa Pasqua insolita, alle persone più fragili come quelle che vivono nelle nostra Cesa de Paussa, donando alla struttura alcuni tablet che permetteranno agli ospiti di sentire la vicinanza delle loro famiglie soprattutto in questi giorni di festa, cosicché, anche se in videochiamata, possano ricevere conforto da familiari, parenti o amici, seguire funzioni religiose e superare meglio questo periodo di difficoltà». «Ringraziamo dal profondo del nostro cuore - conclude Testor - tutti i medici e gli infermieri che lavorano nelle corsie degli ospedali allo stremo delle forze e che combattono quotidianamente per salvare la vita delle persone, tutti gli operatori della sicurezza pubblica, le persone che lavorano nelle attività strategiche della società, i tanti volontari che continuano ad aiutare i più bisognosi, i tanti sacerdoti, religiosi e religiose che condividono le sofferenze della gente. Tanti hanno sacrificato la loro vita per cercare di salvare quella altrui. A tutti loro va la nostra più profonda gratitudine e ammirazione.















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