Risorse

Ecobonus 2023: incentivi statali per l’acquisto di veicoli non inquinanti e contributi provinciali

Tutto quello che c’è da sapere secondo il Centro consumatori. Dalle ore 10 di domani, martedì 10 gennaio, potranno essere inserite nella piattaforma informatica le domande per accedere a tali misure


Claudio Libera


TRENTO. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy con un comunicato stampa ha annunciato che a decorrere dalle ore 10 di domani, 10 gennaio, potranno essere inserite nella piattaforma informatica, appositamente aggiornata dal gestore per tali nuove misure, le nuove prenotazioni per gli acquisti di veicoli non inquinanti effettuati a partire dal 1 gennaio 2023 e sino al 31 dicembre 2023, salvo esaurimento delle risorse disponibili. L’importo totale è di 630 milioni di euro per l'acquisto di veicoli non inquinanti di categoria M1 (autoveicoli), L1e-L7e (motocicli e ciclomotori) e N1 e N2 (veicoli commerciali).


Le risorse disponibili, previste sia dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) sono ripartite in questo modo: per l’acquisto di autoveicoli nuovi di fabbrica di categoria M1: 190 milioni per veicoli di categoria M1 con emissioni comprese nella fascia 0-20 grammi di anidride carbonica per chilometro (elettrici); 235 milioni per veicoli di categoria M1 con emissioni comprese nella fascia 21-60 grammi di anidride carbonica per chilometro (ibridi plug – in); 150 milioni per veicoli di categoria M1 con emissioni comprese nella fascia 61-135 grammi di anidride carbonica per chilometro (a basse emissioni). Il 5% di questi importi sono riservati agli acquisti fatti da persone giuridiche per attività di car sharing commerciale o noleggio. per motocicli e ciclomotori di categoria tra L1e e L7e: 5 milioni per i veicoli non elettrici; 35 milioni per i veicoli elettrici.

Al momento della prenotazione ed allo scopo di accertare la sussistenza dei requisiti previsti per la concessione contributi, sarà necessaria la presentazione di alcune dichiarazioni, i cui modelli saranno disponibili sul sito istituzionale http://ecobonus.mise.gov.it e, dopo essere stati debitamente compilati, firmati e datati dall’acquirente, dovranno essere inseriti dal venditore nella piattaforma. In particolare per le persone fisiche la dichiarazione di presa d’atto del mantenimento della proprietà del veicolo acquistato per almeno 12 mesi.

Ma come molti sanno in Trentino, l’Amministrazione ha messo a disposizione ulteriori contributi per la mobilità elettrica. Si tratta di un incentivo rivolto ai privati cittadini. Il contributo può essere richiesto dalle persone fisiche residenti in Provincia Autonoma di Trento (nel caso di co-intestazione del nuovo autoveicolo: tutti i cointestatari), alla data di presentazione della domanda di agevolazione e devono essere proprietarie (o almeno cointestatario), da almeno un anno antecedente la data di presentazione della domanda di contributo, di un autoveicolo da rottamare o sostituire.

L’agevolazione è riconosciuta a chi acquista un autoveicolo elettrico (BEV Battery Electric Vehicle) appartenente alla categoria M1 (attenzione non autoveicoli ibridi o plug-in hybrid!) e alla rottamazione di autoveicoli categoria M1 con alimentazione a Benzina o Gasolio – Cat. Ambientale Euro 0, 1, 2, 3, 4 e 5 oppure alla sostituzione di autoveicoli categoria M1 con alimentazione a Benzina Cat. Ambientale Euro 4 e 5 o con alimentazione a Gasolio Cat.

Ambientale Euro 5. L’ agevolazione è riconosciuta se il soggetto beneficiario acquista un autoveicolo elettrico (BEV) di “prima immatricolazione” e del valore imponibile complessivo non superiore ad Euro 50.000,00 (IVA esclusa). Gli importi variano da 2.000,00 a 3.000,00 Euro. Infine la concessione del contributo comporta l’obbligo di non alienare, cedere o comunque distogliere dalla propria destinazione l’autoveicolo oggetto di agevolazione, per almeno 3 anni dalla data di prima immatricolazione. Per avere maggiori informazioni si può consultare la pagina: www.infoenergia.provincia.tn.it o www.apiae.provincia.tn.it

Ultimo avviso ma non meno importante, i contributi, quello statale e quello provinciale sono cumulabili, quello ministeriale verrà richiesto da concessionario mentre quello provinciale dal cittadino stesso. Ovviamente i due contributi assieme non potranno superare il costo del veicolo acquistato.


 













Scuola & Ricerca

In primo piano