ELEZIONI - DATI DEFINITIVI

Crolla il fortino del centrosinistra. Lega leader in quattro collegi, M5S in due

Cappotto dei candidati del centrodestra. Pd relegato al terzo posto: una disfatta. Il Carroccio "sbanca" a Trento e in Valsugana, i pentastellati primo partito a Rovereto. Testor e Fugatti a quota 45%

 


di Luca Marognoli


TRENTO. La roccaforte del centrosinistra autonimista si sgretola, travolta dall'onda d'urto del centrodestra, a trazione salviniana, che fa cappotto sia alla Camera che al Senato. E' il grande giorno della Lega e dei 5 Stelle: il Carroccio "sbanca" a Trento e in Valsugana, i pentastellati conquistano Rovereto.

Risultati assolutamente imprevisti alla vigilia, almeno di tale portata. Si riteneva che il Trentino, considerato un feudo di Pd e Patt, avrebbe tenuto e che al massimo il fortino avrebbe riportato qualche danno. Invece è stato un crollo, una disfatta.

I risultati parlano da soli. Partiamo dal SENATO. A scrutini ultimati, la Lega è il primo partito nel collegio di Trento, con il 24,87 contro il 21,97 di un prodigioso M5S e con un Pd che scivola clamorosamente al terzo posto con il 21,56. Andrea De Bertoldi, l'uomo della destra, si impone con il 37,58% su Franco Panizza, al 34,87. Il fatto che Fratelli d'Italia, di cui il commercialista è portacolori, sia il partito più piccolo della coalizione, la dice lunga sull'impeto con cui l'onda nazionale è arrivata anche alle nostre latitudini.

A Rovereto, Donatella Conzatti con il 37,42 travolge letteralmente Tiziano Mellarini, con 7 punti di scarto: l'assessore provinciale è fermo al 30,31. Una bella rivincita sull'uomo che l'aveva scalzata dalla segreteria dell'Upt, fino a spingerla a rispondere presente alle sirene del centrodestra. Da segnalare qui l'affermazione dei 5 Stelle, con il 26,04, dopo un testa a testa con la Lega (24,73): staccato il Pd con il 20,04.

Ma è in Valsugana che i numeri sono più schiaccianti: la procuradora del Comun general de Fascia Elena Testor intravede addirittura la maggioranza assoluta e con il 45,31% quasi doppia Eleonora Stenico, ferma al 26,94%. Non c'è stata battaglia fra l'imprenditrice fassana, al suo (fortunatissimo) debutto in politica, e la consigliera di parità. Lega nettamente prima con il 31,41, davanti al M5S con il 22,43. Il Pd prende meno della metà dei voti dei pentastellati, con il 14,70.

 

La musica non cambia ALLA CAMERA. Nel collegio di Trento, la trentenne leghista Giulia Zanotelli stacca di più di tre lunghezze la favoritissima Mariachiara Franzoia, assessora alle politiche sociali a Trento, in consiglio comunale da 13 anni. Lega nettamente al vertice con il 24,82, davanti a M5S e Pd, rispettivamente al 22,17 e al 21,55.

A Rovereto la sconfitta è duplice per Michele Nicoletti, che perde poltrona in Parlamento e alla presidenza del Consiglio d'Europa, dove la sua presenza resterà una comparsata. A decretarne la probabile fine della carriera parlamentare un'altra leghista, Vanessa Cattoi, già candidata sindaco di Ala e membro del Cda di Fbk. Spietato il verdetto: 37,50 a 29,57. M5S al 26,57, di un'incollatura davanti alla Lega (25,38). Pd sotto il 20%, al 19,97.

Infine la Valsugana, dove la partita era già dalla vigilia la più incerta. Beh, vedendo i numeri quell'incertezza si è sciolta come la nebbia del mattino, che chi abita in quella valle ben conosce, e a farne le spese è stato nientemeno che Lorenzo Dellai, ex governatore del Trentino e parlamentare uscente. L'esponente di Civica Popolare con il 26,71 prende quasi venti punti di distacco da Maurizio Fugatti, con il 44,56, segretario di lungo corso della Lega Nord, che nella terra di Obelix Boso ha fatto manbassa di voti. Terzo Riccardo Fraccaro, indicato come ministro dai 5 Stelle, con il 22,97.

Lega irraggiungibile a quota 31,93, davanti a M5S con il 22,97. Il Pd si ferma al 14,87%: imbarazzante.













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