l’analisi

Covid, uno “tsunami” per i consumi: in Trentino meno 4.620 euro di spesa per famiglia

Lo studio di Confesercenti: la media italiana di calo della spesa è di poco meno di 4mila euro 



TRENTO. La pandemia è stata uno "tsunami" per i consumi: nonostante il recupero registrato durante il 2021, dall'inizio dell'emergenza sanitaria la crisi innescata dal Covid "ha cancellato quasi 4 mila euro di spesa a famiglia". In Trentino Alto Adige il peso della pandemia è stato di 4.620 euro. 

E' quanto stima Confesercenti, spiegando che il dato è la somma della riduzione dei consumi rispetto al livello pre-crisi registrata in media da ogni famiglia nel 2020 (-2.653 euro) e nel 2021 (-1.298 euro), per un totale di -3.951 euro.

A pesare sono diversi fattori: i lockdown e le restrizioni tra il 2020 e i primi sei mesi del 2021, sottolinea l'associazione ma "incidono anche la riduzione dei redditi da lavoro, l'inflazione e l'incertezza", che porta le famiglie a mantenere un tasso di risparmio ancora ben superiore rispetto a quello dei periodi precedenti alla pandemia. "

La pandemia ha avuto un impatto devastante sui consumi delle famiglie", commenta Patrizia De Luise, Presidente nazionale Confesercenti.

"Sommando i consumi persi nel 2020 e nel 2021, è come se le famiglie avessero perso due-tre mesi di entrate. Bisogna intervenire per accelerare il recupero, perché dai consumi interni dipende circa il 60% del nostro Pil. La via maestra è quella fiscale: la riforma del fisco, che inizierà proprio con la manovra di quest'anno, deve liberare il più possibile le risorse delle famiglie".

A livello territoriale, l'arretramento peggiore si registra in Toscana, con una perdita reale di 9.119 euro di spesa per nucleo familiare. A seguire, nella classifica delle regioni che hanno perso di più, il Molise (-5.903 euro a famiglia), il Piemonte (-5.724 euro) e la Basilicata (-5.491 euro).

 Perdite superiori ai 5mila euro per nucleo familiare si rilevano anche in Sardegna (-5.305 euro), Veneto (-5.117 euro) e Valle D'Aosta (-5.014), aggiunge Confesercenti.

Una compressione dei consumi delle famiglie appena sotto la soglia dei 5mila euro si registra invece in Lombardia (-4.969 euro per nucleo) e Trentino Alto-Adige (-4.620 euro), mentre subiscono una perdita superiore ai 3mila euro Puglia (-3.951 euro), Emilia-Romagna (-3.776 euro), Marche (-3.413 euro) e Umbria (-3.338 euro). Sopra i 2mila euro è invece la riduzione di spesa stimata Calabria (-2.796 euro a famiglia), Liguria (-2.676 euro) Campania (-2.626 euro) e Friuli-Venezia Giulia (-2.554 euro). Contengono invece le perdite - comunque sopra la soglia dei mille euro - Lazio (-1.568 euro a famiglia), Abruzzo (-1.402 euro) e Sicilia (-1.025)













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