IL GIALLO DI BOLZANO

Coppia scomparsa, sabato maxi battuta di ricerche: l'Adige sarà “prosciugato”

Le società che gestiscono le dighe dei laghi artificiali montani si sono rese completamente disponibili a bloccare il flusso d'acqua in uscita


di Stefan Wallisch


BOLZANO. Benno Neumair, il bolzanino sospettato dell'uccisione dei suoi genitori Peter Neumair e Laura Perselli, resta in carcere. Il tribunale del riesame di Bolzano ha infatti respinto la richiesta di scarcerazione avanzata dai legali del 30 enne che dal 29 gennaio si trova in custodia cautelare nel carcere di Bolzano. Nel frattempo per sabato è stata fissata una maxi ricerca lungo l'Adige, che sarà letteralmente 'prosciugato'.

Nei prossimi giorni sarà effettuata l'autopsia sulla salma della donna, recuperata sabato scorso dall'Adige nei pressi di Egna. La data esatta dell'esame autoptico è stata secretata. La difesa ha nominato come perito l'anatomopatologo Eduard Egarter Vigl, battezzato all'epoca dalla stampa il "medico di Oetzi". Per quasi 20 anni si è occupato al Museo Archeologico di Bolzano, della conservazione e delle ricerche sulla famosa mummia del ghiaccio. La procura di Bolzano ha invece conferito, come annunciato nei giorni scorsi, al medico legale Dario Ragnero, l'incarico di effettuare l'accertamento autoptico. I relativi esiti preliminari saranno disponibili verosimilmente solo la prossima settimana. Nel frattempo proseguono le ricerche di Peter Neumair. Un motoscafo dei vigili del fuoco di Bolzano ha perlustrato l'Adige, anche questa volta senza esito. In mattinata, durante una riunione di coordinamento, è stata fissata per sabato una nuova maxi battuta di ricerche. Le società che gestiscono le dighe dei laghi artificiali montani si sono rese completamente disponibili a bloccare il flusso d'acqua in uscita in modo che, nel corso della giornata, la portata del fiume sarà fortemente ridotta, ancor più di sabato scorso, quando era stata trovata la salma di Laura Perselli.

Il corpo si trovava infatti in un punto, poco lontano dalla riva, che altrimenti sarebbe stato coperto dall'acqua. Oltre alla chiusura delle condotte presso le dighe saranno altresì interrotti dei lavori in corso sui greti dei fiumi al fine di ridurre al massimo, per quanto possibile, la presenza di terra e sabbia in acqua così da migliorarne la visibilità. Impegnati nella ricerca ci saranno centinaia di persone lungo le rive: vigili del fuoco, volontari e professionisti, finanzieri e carabinieri, sia della provincia di Bolzano che della provincia di Trento. Sulle barche ci saranno anche sette cani molecolari specializzati nella ricerca di cadaveri in acqua. Le unità cinofile sono state messe a disposizione dal ministero dell'interno tedesco a seguito di contatti tra i carabinieri di Bolzano e la Bundespolizei tramite il servizio di cooperazione internazionale di polizia di Roma.













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