Gli interventi

Congresso Svp, Dorfmann: «Con il nazionalismo non si va da nessuna parte»

Tajani a Merano: «il migliore difensore dell'ambiente è l’agricoltore. Non siamo negazionisti ma serve una lotta al cambiamento climatico che veda al centro le persone, perché non possiamo sottovalutare l'impatto sulle persone e sulle imprese. Dobbiamo garantire il lavoro ai cittadini europei»



BOLZANO. «Critico le cose che non vanno in Europa, perché credo profondamente nell'Europa. Se la lavatrice a casa mia non funziona, non brucio la casa, ma sostituisco la lavatrice». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenendo al congresso della Svp a Merano.

«C'è bisogno - ha ribadito - di più Europa, non sono le lingue che ci dividono, ma i valori che ci uniscono. Forza Italia e Svp "credono nella famiglia, nelle imprese e vogliono difendere un modello di società che mette al centro la persona. Non possiamo permettere che le future generazioni siano sempre meno, sarebbe un danno enorme per la nostra economia. Se cala la popolazione, calano i consumi. Dobbiamo perciò dare la possibilità di fare crescere le future generazioni», ha aggiunto.

In riferimento alle misure Ue contro il cambiamento climatico, il ministro ha detto che «il migliore difensore dell'ambiente è l'agricoltore. Purtroppo a Bruxelles le proposte arrivano a volte da chi non è mai entrato in una stalla e probabilmente neanche in una fabbrica. Non siamo negazionisti - ha proseguito - ma serve una lotta al cambiamento climatico che veda al centro le persone, perché non possiamo sottovalutare l'impatto sulle persone e sulle imprese. Dobbiamo garantire il lavoro ai cittadini europei».

In vista delle elezioni europee il ministro ha ribadito la necessità di «un centro forte che non speculi, vogliamo risolvere i problemi, anche se questo è più difficile. Vogliamo costruire la grande dimora dei moderati. Non possiamo dividerci per una questione di lingue, l'Europa unisce, non divide. I valori sono più forti e più importanti delle lingue. Se entriamo in una chiesa in Alto Adige oppure a Roma la croce è sempre la stessa. Il cristianesimo ci unisce. Lavoreremo per garantire standard di autonomia che nel 1992 hanno portato alla quietanza liberatoria con l'Austria, sulla base dell'accordo De Gasperi-Gruber».

In occasione della settimana delle Nazione unite, il ministro degli Esteri austriaco, quello italiano, il presidente della Provincia di Bolzano e del land Tirolo si incontreranno per ribadire gli impegni e garantire l’autonomia. «Questa mattina ho avuto un lungo incontro con il governatore del Tirolo (Anton Mattle, ndr.) e abbiamo affrontato la questione del Brennero. Spero che alla fine prevalga il buonsenso - ha detto - auspichiamo di poter accelerare i lavori e ridurre i tempi di realizzazione per la galleria del Brennero per spostare il traffico su rotaia».

«Il Partito popolare deve essere vicino al popolo e ascoltare i suoi bisogni. Con il nazionalismo non si va da nessuna parte, solo camminando assieme andiamo avanti. All'Alto Adige, terra di confine, l'Europa ha portato molto, senza Europa saremmo una semplice terra di confine» ha detto invece l'europarlamentare uscente Herbert Dorfmann al congresso della Svp a Merano. Dorfmann si presenta con il simbolo della Volkspartei, grazie a un apparentamento con Forza Italia, previsto per i rappresentanti delle minoranze linguistiche. «Possiamo criticare la Provincia di Bolzano, ma non per questo l'autonomia non ha il suo perché, e lo stesso vale per l'Europa, possiamo criticare Bruxelles, ma non per questo l'Europa non ha il suo perché» ha aggiunto.













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