Nuova piscina, il sindaco Betta affonda l’idea 

Arco. «Se manca la piscina credo non sia la fine del mondo, ci sono altri temi». Tramonta così, almeno per ora, la possibilità di un polo natatorio. Il sindaco Alessandro Betta, sconfessando le...



Arco. «Se manca la piscina credo non sia la fine del mondo, ci sono altri temi». Tramonta così, almeno per ora, la possibilità di un polo natatorio. Il sindaco Alessandro Betta, sconfessando le parole del neo assessore Dario Ioppi che alla nostra testata aveva confermato come una piscina sovracomunale fosse un tema prioritario per la prossima amministrazione, mette la parola fine al tanto dibattuto spazio sportivo e ricreativo policomunale. Lo ha dichiarato a più riprese durante il consiglio comunale di lunedì sera relazionando sia in tema di urbanistica, sia durante la comunicazione ufficiale del ritiro delle deleghe all’ex assessore Marialuisa Tavernini. La quale, sentita l’affermazione di Betta ha prontamente ribattuto: «Si capisce che non è nelle sue priorità a differenza mia. Questo dimostra come le nostre visioni siano diverse. Mi ha rammaricata sentire pronunciare quelle parole, ma forse è emerso il suo vero pensiero e non quello che andava dicendo. Ora che le ho sentite con le mie orecchie capisco molte cose, anche le ultime azioni riguardanti la variante urbanistica stralciando S. Andrea e dall’altra parte proponendo dei giardini botanici stile Merano a Linfano. Mi chiedo solo dove è se intende farla questa piscina». Perché a conti fatti, stralciando il Linfano rimarrebbe unicamente l’area a S. Andrea che però Betta sarebbe pronto a stralciare per arrivare all’approvazione della variante 15 tenendosi stretto, così, il voto ballonzolante di Tommaso Ulivieri, da sempre critico sull’operazione edilizia in questione». È stato un consiglio comunale dai toni accesi che ha portato in aula, sebbene in diretta streaming, solo vocale, tutte le frizioni della maggioranza. Duri e frequenti gli attacchi tra l’ex vicesindaco Stefano Bresciani e Betta che hanno portato i due ad alzare i toni. «Lei è un Sindaco divisivo - ha affermato Bresciani - che cerca in tutti i modi di ottenere consensi mettendo l’uno contro l’altro ed evitando il più possibile di fare squadra, oggi persino all’interno della compagine che rappresenta il suo partito. Basterebbe che lei si ponesse anche solamente sul penultimo gradino della scala, convincendosi che c’è sempre qualcuno da ascoltare, se si vuole imparare e crescere invece di pensare di essere il più bravo, il più furbo e il più bello». Betta dal canto suo non ha risparmiato frecciate a Bresciani portando in aula questioni legali nelle quali sarebbe coinvolto e in attesa di giudizio. L.O.













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