La Provincia stoppa Betta Rinviato il consiglio del 16 

La convocazione contestata ad Arco. Il sindaco si è dovuto “arrendere” di fronte alla nuova ordinanza di Fugatti. “Congelata” anche la commissione dei saggi per riqualificare Arco Ovest


Gianluca Ricci


Arco. Ci ha provato fino all’ultimo, il sindaco Alessandro Betta, a confermare la convocazione della seduta del consiglio comunale, prevista per lunedì 16 marzo presso la sala consiliare del Casinò. «Il nostro compito – aveva detto – è quello di garantire il funzionamento dei meccanismi amministrativi essenziali. Chiaramente le priorità le definisce chi ha la responsabilità di farlo e noi di fronte a quella responsabilità non vogliamo recedere». Alla fine, però, si è dovuto arrendere anche lui all’emergenza sanitaria creata dalla diffusione del Covid-19: è di ieri l’annullamento ufficiale firmato dal presidente del consiglio comunale Flavio Tamburini.

In seguito all’ordinanza emessa dal presidente della Provincia, in cui si chiede tra le altre cose di valutare prudenzialmente la necessità di sospendere l’attività di consigli, giunte e commissioni, e preso atto che all’ordine del giorno non erano previsti argomenti improrogabili e urgenti, si è preferito rimandare a data da destinarsi. Che la faccenda potesse comunque trasformarsi in un boomerang politico si era capito già dalla riunione dei capigruppo, alla quale per esempio il consigliere Giovanni Rullo non si era presentato per evitare una situazione a potenziale rischio di contagio. Un’assenza che, lo aveva già annunciato, si sarebbe ripetuta anche in caso di convocazione della seduta. Perplesso anche Andrea Ravagni, che avrebbe deciso se partecipare ai lavori consiliari soltanto dopo aver verificato la loro reale organizzazione.

Nonostante il sindaco premesse per continuare a lavorare e permettere così alla macchina amministrativa di non farsi rallentare dalle conseguenze dell’epidemia, alla fine si è dovuto convenire che la sospensione sarebbe stata la scelta più indolore e sicura.

Il bilancio dei vigili del fuoco, due variazioni ad esso pertinenti e la deroga per l’ampliamento della Casa di Cura Regina saranno votati quando la situazione si sarà evoluta in meglio.

Ma non si tratta delle uniche problematiche che dovranno subire una sosta temporanea: è già ufficiale anche la sospensione dei termini previsti per l’attuazione del piano di risanamento acustico che il Comune ha attivato in zona industriale. Il sindaco Betta e l’assessore all’energia Stefano Miori hanno ufficialmente comunicato alle aziende coinvolte che il termine del 31 marzo, previsto per la presentazione delle valutazioni di impatto acustico e dei piani di risanamento aziendali, è stato rimandato a data da definirsi.

E non è ancora chiaro cosa accadrà alla commissione dei saggi incaricati di ripensare la riqualificazione urbanistica della cosiddetta area di Arco Ovest e di presentare le conclusioni dei loro ragionamenti alla fine del mese, come previsto: improbabile che gli esperti si riuniscano ancora intorno allo stesso tavolo in queste condizioni; da verificare la possibilità di svolgere incontri a distanza utilizzando le moderne tecnologie. È l’amministrazione che si adegua ai tempi del Covid-19.

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