In via S. Caterina arriva la sesta farmacia di Arco

Arco. Ieri la giunta provinciale, su proposta dell’assessora alla salute Stefania Segnana, ha provveduto ad assegnare a chi ne aveva fatto richiesta la sede farmaceutica di Arco, che ancora risultava...



Arco. Ieri la giunta provinciale, su proposta dell’assessora alla salute Stefania Segnana, ha provveduto ad assegnare a chi ne aveva fatto richiesta la sede farmaceutica di Arco, che ancora risultava scoperta insieme a quella di Mezzocorona sulla base dei parametri previsti dalla cosiddetta riforma Monti. Il provvedimento, risalente al 2012, prevedeva per ogni comune una farmacia ogni 3300 abitanti ed una facoltativa nel caso in cui la popolazione eccedente rispetto a tale parametro sia superiore del 50%. La giunta ha provveduto all’assegnazione ai candidati che avevano partecipato al concorso pubblico straordinario per soli titoli. «Con l'apertura di queste nuove farmacie – ha commentato l’assessora Segnana – si potenzia un servizio pubblico fondamentale, punto di contatto con il Servizio sanitario provinciale. L'assistenza pubblica farmaceutica territoriale rappresenta un presidio sanitario per il territorio di primaria importanza, come messo in luce anche dalla pandemia».

La nuova farmacia di Arco verrà insediata lungo l’asse di via Santa Caterina, visto che tutte le altre zone della città risultano già coperte. I privati che al terzo interpello hanno accettato la sede sono già al lavoro per individuare l’area più adeguata in cui aprire il nuovo negozio, che si troverà fra il Poli e la rotonda del San Pancrazio. Più che soddisfatto il sindaco Alessandro Betta, per il quale si tratta di «una ubicazione ideale, visto che un servizio medico così importante in quella zona della città non c’era e si viene a completare un segmento di servizi alla persona di primo piano. È vero che una farmacia è un luogo di vendita di medicine, ma non solo: come mi ha raccontato il dott. Tamanini, più di una volta lui si è trovato a fare consulenze importanti a clienti che si sono trasformati immediatamente in pazienti. In un periodo delicato come questo, funestato dalla recrudescenza dell’epidemia e dalle sue conseguenze, l’apertura di una nuova farmacia in città è un’ottima notizia». G.R.













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