Ex Quisisana, spunta l’idea del “campus” per pensionati 

Comune e Università stanno collaborando alla realizzazione di un progetto per la trasformazione del vecchio sanatorio in una “cittadella” per la terza età. Domani la presentazione in consiglio


di Gianluca Marcolini


ARCO. C’è un angolo di città, a due passi dal Casinò municipale, di cui oggi nessun arcense può andare particolarmente fiero perché regala, ormai da moltissimi anni, un’immagine di Arco tutt’altro che ordinata ed elegante a tal punto che più d’uno, fra i cittadini, preferirebbe quasi l’intervento delle ruspe a fare piazza pulita sull’intera area. Qualcosa, però, all’ex Quisisana sembra si stia muovendo e dunque si può cominciare a sperare di vedere, un giorno, quest’angolo di città finalmente rimesso in ordine e restituito a cittadini e turisti.

Se per il riavvio del cantiere del nuovo teatro-auditorium dovrebbe essere solamente una questione di tempo (si spera poco), qualche buona nuova si profila all’orizzonte anche per quanto concerne l’attiguo edificio dell’ex sanatorio. Infatti, è in fase di gestazione un progetto, promosso dall’amministrazione comunale assieme all’Università di Trento, che punta al recupero del compendio proveniente dall’epoca sanatoriale.

L’idea è di riutilizzare questo volume a scopo residenziale e sociale, creando una sorta di “campus” per pensionati con una certa disponibilità economica puntando principalmente sui mercati del nord Europa. L’ipotesi progettuale prevede la realizzazione di una “cittadella” in cui gli ospiti possano invecchiare godendo, innanzitutto, del clima mite (da qui il nome “Città del sole”) e poi di un benessere garantito da una serie di servizi in ambito abitativo, sociale, sanitario. Il progetto è curato in primis dall’Università di Trento, sulla scorta di una start-up ideata con l’obiettivo di creare un modello esportabile anche al di fuori della nostra provincia. Arco, in tal senso, farebbe da Comune pilota.

L’amministrazione arcense si è subito detta disponibile a compartecipare all’operazione: il gruppo di lavoro, che vede la presenza anche del vicesindaco Stefano Bresciani, che ha la delega sulla riqualificazione dei grandi volumi, sta lavorando già da un paio di anni e adesso è pronto a dare conto di ciò che ha partorito. La presentazione del progetto è fissata per domani sera, in consiglio comunale. S’inizia alle 20, e dopo l’introduzione del vicesindaco Bresciani prenderà la parola il professor Poli della Facoltà di Sociologia di Trento che guida la start-up universitaria “Skopia”.

Oltre all’immobile dell’ex Quisisana sono stati presi in considerazione, per essere trasformati in “campus” per pensionati, anche i vecchi padiglioni ospedalieri (“A” e “B”) situati accanto al nuovo ospedale e che la Provincia, come il Comune per ciò che riguarda il Quisisana, potrebbe mettere a disposizione per diversi anni in cambio della riqualificazione dell’immobile.

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