Eremo, vertice Fugatti-Betta 

Lunedì incontro. Il governatore: sulla sanità privata disposti a ragionamenti diversi se serve a migliorare



ARCO. Lunedì il sindaco di Arco Alessandro Betta sarà a Trento per discutere con il governatore Maurizio Fugatti e l’assessore provinciale alla sanità Stefania Segnana la vicenda Eremo. È stato lo stesso Betta a chiedere un incontro al neo presidente della Provincia proprio alla vigilia della discussione in consiglio comunale dell’ordine del giorno, che si vorrebbe condiviso tra maggioranza e minoranza, sulla contestata delibera dello scorso luglio per l’assegnazione dei posti letto per la riabilitazione neuro motoria e per la riabilitazione intensiva del linfedema. A Trento, l’incontro di Betta con Fugatti sarà preceduto da quello col cda di Eremo, del quale fa parte anche l’ex governatore altoatesino Luis Durnwalder.

Com’è noto, la delibera provinciale è stata impugnata al Tar da Eremo, che ha chiamato in causa non solo ma Provincia ma anche le strutture private Solatrix, Villa Regina e San Pancrazio. La delibera secondo i ricorrenti avrebbe “scippato” ad Eremo, contrariamente agli accordi presi in precedenza con l’Azienda sanitaria e l’assessorato allora guidato da Luca Zeni, da 6 a 8 posti per la riabilitazione neuro motoria, attribuendoli a San Pancrazio (5) e Solatrix (1).Non solo: il ricorso riguarda anche l’attribuzione di 10 posti letto per la riabilitazione intensiva del linfedema a Villa Regina: anche in questo caso, secondo Eremo, non si capisce la scelta di una struttura (questo l’argomentazione che accompagna il ricorso al Tar) che non avrebbe alcuna esperienza nel campo.

«A noi il sindaco di Arco ha chiesto un incontro urgente - ha detto il governatore Maurizio Fugatti - ovviamente non entro nel merito delle scelte operate dalla giunta precedente, ma il tema mi è noto, visto che lo abbiamo trattato decine di volte tra i banchi del consiglio provinciale. Chiaro che - prosegue Fugatti - un settore del genere, quello della sanità privata, lo possiamo affrontare in termini generali». Che, tuttavia, per Fugatti non significa non cambiare le carte in tavola: «Se, e sottolineo il “se”, ci venisse rappresentata una situazione passibile di miglioramenti, interverremo nell’interesse generale della sanità privata».

Chi è scettico sul percorso intrapreso da Betta è Mauro Ottobre: «Chiedere con un ordine del giorno all’attuale giunta provinciale di rispettare le promesse fatte da Zeni sembra una presa in giro - commenta il leader di AD - Arco ha una sua specificità che va gestita nel suo insieme, Betta invece è riuscito a dividere tutti, ha preso posizione solo per una parte (Eremo) mettendo contro le case di cura private (nelle scorse settimane Regina e S.Pancrazio hanno scritto al consiglio comunale stigmatizzando una eventuale presa di posizione a favore di Eremo ndr)». «Per me - conclude Ottobre - la strada è quella di una legge di iniziativa popolare che abbia come primo articolo la definizione di Arco come città di cura e soggiorno. Dobbiamo tutelare 500 posti di lavoro».

(g.f.p.)















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