Con gli stalli sono finiti nelle casse del Comune oltre 300mila euro

Quello dei parcheggi è un business che ad Amsa e al Comune di Arco rende bene: lo scorso anno l’incasso totale parcheggi più abbonamenti ha garantito introiti che hanno superato i 300mila euro (304.94...



Quello dei parcheggi è un business che ad Amsa e al Comune di Arco rende bene: lo scorso anno l’incasso totale parcheggi più abbonamenti ha garantito introiti che hanno superato i 300mila euro (304.949, per la precisione: 263.594 per i parcheggi, 41.355 per gli abbonamenti), 22mila in più rispetto all’anno precedente. Un trend particolarmente significativo se si tiene conto che il numero di abbonamenti è aumentato di ben 116 unità fra il 2017 e il 2018 (da 441 a 557), il che non ha impedito però ai parcometri di mantenere inalterati gli incassi, che anzi sono aumentati pur essendo rimaste inalterate le tariffe. Le aree che hanno fatto registrare gli aumenti più significativi sono state l’area Carmellini (+14.484 euro rispetto al 2017) e il Foro Boario (+8.199 euro) mentre gli stalli meno remunerativi sono stati quelli di viale delle Magnolie (penalizzati però dai lavori per la Scuola Musicale e dall’aumento del numero degli abbonati che parcheggiano proprio lì) e quelli destinati ai camper sia all’ex Carmellini sia al San Pancrazio. In flessione anche i parcheggi del Linfano, su cui hanno gravato negativamente le condizioni atmosferiche avverse: sia la parte ad est che quella ad ovest hanno reso meno dell’anno precedente, con un calo degli incassi superiore ai 2.600 euro. Una lieta sorpresa l’ha invece rappresentata il parcheggio di via Pomerio, il cui incasso annuale è passato, grazie all’aumento di stalli a pagamento, dai 9.200 euro del 2017 ai 12.800 dello scorso anno senza alcun costo aggiuntivo, se non la modifica della segnaletica. Se nel 2019 verrà confermato questo trend positivo, Amsa ha proposto alla giunta che per il 2020 si prospetti un ripensamento generale dell’intero impianto e si preveda di ritoccare ulteriormente le tariffe dei vari abbonamenti. L’aumento del loro numero e il rapido esaurimento delle disponibilità lascia infatti credere che per gli arcensi si tratti di un servizio particolarmente apprezzato. (g.r.)













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