«Chiediamo interventi rapidi e pulizia periodica del fiume» 

Il caso ad Arco. Il nuovo comitato “Sarca Sicura”, creato dopo l’ultima emergenza, ha già raccolto 600 firme  Il sindaco Betta: «Con questa vostra azione le richieste dell’amministrazione possono dare maggiore peso alle istanze»


Leonardo Omezzolli


Arco. «Sarà nostra cura portare le vostre istanze e le firme che avete raccolto in Provincia». Alessandro Betta, sindaco di Arco, ha accolto favorevolmente le istanze dei cittadini che si sono costituiti nel comitato “Sarca Sicura” per sensibilizzare le amministrazioni comunali e provinciali e gli enti preposti a intervenire tempestivamente al fine di evitare che nelle prossime piene ci possano essere esondazioni simili all’ultima verificatasi i primi di ottobre se non addirittura peggiori. «In pochi giorni - ha dichiarato il referente del comitato Enrico Simonetti - sono state raccolte 600 firme per sostenere le richieste di intervento sul fiume Sarca».

Dura la presa di posizione del comitato che, sebbene non voglia e non si senta nei titoli per imputare responsabilità a qualcuno di specifico ammette che: «Evidentemente la storia di questi anni non è servita e non ha insegnato molto a chi aveva il dovere di intervenire». Ammettendo di non essere tecnici hanno quindi sollevato alcune questioni e interrogativi. «Lo facciamo senza alcun giudizio di valore o di merito, ad altri - chiariscono - spetterà il compito di prendere decisioni assumendosi le rispettive responsabilità. Non vogliamo addentrarci nella disamina fatta dall’assessore provinciale Giulia Zanotelli, non entriamo in disquisizioni tecniche, non vogliamo discutere sull’altezza degli argini, non vogliamo giudicare del perché le acque in via Fitta uscivano dai tombini, non siamo in grado di dire cosa è accaduto realmente al depuratore di Linfano e non possiamo che prendere atto di quanto dichiara la Provincia sui suoi canali ufficiali e che prevede competenze dei Bacini Montani in materia di sistemazioni idrauliche finalizzate alla stabilità del territorio e alla sicurezza della popolazione, dell’operato del servizio Protezione delle dighe che deve vigilare sulle operazioni di controllo effettuate dai gestori delle opere. Del servizio di piena che ha compito di tutela della pubblica incolumità attraverso il tempestivo ed improrogabile ripristino delle condizioni di sicurezza e del contenimento dei danni».

Il comitato ha fatto sapere che ad ogni evento piovoso la tensione tra i cittadini s’innalza esponenzialmente all’alzarsi del livello delle acque della Sarca e che la situazione non è più sostenibile anche perché i disagi non sono solo primariamente quelli di sicurezza e incolumità pubblica, ma incidono sull’economia familiare con danni ingenti e un costante deprezzamento degli immobili. «Chiediamo interventi immediati - ha concluso Simonetti -, una valvola di non ritorno in via Fitta la valutazione dello stato degli argini ed eventuali interventi di adeguamento, l’immediata dragatura del letto del fiume, la diffusione dell’informativa sul piano sicurezza comunale o provinciale, e la programmazione di una pulizia costante e periodica del fiume». Deciso il punto di vista di Betta. «Credo che con questa vostra azioni le richieste dell’Amministrazione, che magari fino ad oggi sono state sottovalutate, possono strutturare e dare maggior peso alle istanze di tutti».













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