Caritas di Arco, aiuti a 150 famiglie 

Complessivamente sono 600 le persone supportate: la maggioranza (60%) è rappresentata da cittadini italiani


di Katia Dell’Eva


ARCO. Sono 150, le famiglie che nel corso del 2018 hanno chiesto sostegno alla Caritas di Arco, per un totale di circa 600 persone aiutate in 365 interventi di diversa natura. Tra queste, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, risultano in numero maggiore gli italiani e gli altogardesani, con un 60%, contro il 40% di stranieri. «Alcune delle persone che si rivolgono a noi si presentano con grande frequenza» - ha spiegato meglio Romano Turrini, coordinatore della Caritas locale, affiancato dai collaboratori Claudio Cortese, Italo Santuliana, Franca Chiara Floris e Giuseppe Parisi, nel corso della conferenza stampa di martedì sera - «altre, invece, si vedono molto raramente. Anche gli interventi che ci vengono richiesti sono tra loro molto diversificati: si va dalla semplice necessità di parlare e raccontare un problema, fino all’aiuto burocratico e al sostegno economico concreto». In quest’ultimo caso rientrano, in particolare, pagamenti delle bollette e delle tasse comunali, per un totale, sulle varie utenze di luce, gas e immondizia, di poco più di 15.300 euro, ma anche, ancora, sostegni per i buoni mensa (5.672 euro), per gli affitti (3.271 euro), per la sanità (1.285 euro), per i beni di prima necessità dell’infanzia (1.354 euro). «La spesa complessiva di Caritas ha raggiunto, nei dodici mesi del 2018, i 55.361 euro» - ha spiegato ancora Turrini - «una cifra che è stato possibile elargire grazie al contributo del Comune (circa 20mila euro), ma anche a quello dei cittadini, che hanno donato complessivamente 23mila euro, e della Cassa Rurale Alto Garda, il cui sostegno, sia decisionale nel Tavolo di Solidarietà della Comunità di Valle, che economico, si rivela prioritario in particolare nei casi di sfratto».

Termometro della comunità, la Caritas rappresenta un supporto, hanno dichiarato tanto il sindaco Alessandro Betta che l’assessore Silvia Girelli, «non solo per il nostro comune, dove gestisce il Centro di ascolto e solidarietà in piazza Canoniche, ma anche per Dro e il suo sistema speculare e, più in generale, per l’intero Alto Garda». Ben più di un “bancomat” che elargisce aiuto economico, Caritas distribuisce inoltre mobili usati (324 consegne), vestiti (140 consegne) e pacchi alimentari. «Grazie alle raccolte nelle scuole, alla giornata “Mani in pasta” di aprile e al banco alimentare abbiamo potuto donare, nel 2018, ben 731 pacchi» - ha affermato Turrini. Eppure, nonostante i tanti settori di intervento, restano ancora aperte numerose sfide, in particolare «quella della ricerca di una sede che si riveli più discreta per chi richiede aiuto, e, ancor più importante, quella della creazione di locali destinati all’accoglienza di emergenza, sia essa legata a richiedenti asilo o a casi di violenza domestica».













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