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Arrampicata e solidarietà: ad Arco saranno accolti i climber e tecnici ucraini

Potranno così proseguire gli allenamenti, spiega Battistella, presidente Fasi 



ARCO. "Lo sport è sempre dialogo ed opportunità, e per quanto può sta facendo la sua parte. Cerchiamo per la nostra vicinanza ed il legame di amicizia che ci lega ai nazionali ucraini di alleviare la sofferenza di questi ragazzi, offrendo loro ospitalità e un minimo di serenità".

Così il presidente della Federazione arrampicata sportiva italiana (Fasi), Davide Battistella, in merito alla decisione di accogliere atleti e tecnici ucraini richiedenti asilo, e ad ospitarli AD Arco, nei pressi del Centro tecnico federale, dando loro supporto negli allenamenti ed un po' di sollievo.

Alcuni dei più affermati climbers della federazione ucraina di arrampicata sportiva, appreso dell'offerta, hanno immediatamente preso contatto con la Fasi. In settimana i contatti si sono sempre più intensificati, lavorando con il Coni ed ambasciate, per favorire l'accoglienza in Italia.

"Ci auguriamo che si arresti al più presto questa situazione bellica. Un conflitto, oltre le diplomazie, nel 2022 appare come una situazione paradossale", ha detto ancora Battistella, che domani interverrà da remoto all'Expo di Dubai in occasione di uno degli eventi sportivi promossi dal padiglione Italia "L'Italia mondiale dello sport e dei grandi eventi".













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