Abilitazione per l’elisuperficie, Fugatti «dimezza» i corsi 

La Provincia: a breve la delibera per semplificare il percorso. Bonamico: «Segnale positivo» Polemico Ottobre: «Perché il sindaco non è intervenuto per evitare lo stop notturno ai voli?»



ARCO. Corsi di abilitazione alla sorveglianza dell’elisuperficie “dimezzati” in termini di tempo. È l’impegno preso dal presidente della Provincia, Maurizio Fugatti (il governatore ha la delega anche per la protezione civile), che a breve intende portare in giunta la delibera: con questa si vuole portare i corsi di abilitazione dalle 72 ore attualmente previste a 35. Fugatti – ha precisato ieri la Provincia – ha già dato mandato al dirigente della protezione civile, Gianfranco Cesarini Sforza, di esaminare la questione per arrivare in tempi rapidi all’approntamento dell’iter. In questo modo il presidente della Provincia intende dare una risposta al problema sollevato dal comandante dei vigili del fuoco volontari di Arco, Stefano Bonamico, che ha deciso di interrompere la convenzione con l’Azienda sanitaria per la sorveglianza notturna dell’elisuperficie dell’ospedale di Arco proprio a causa della difficoltà ad ampliare la base di vigili abilitati. I vigili del fuoco arcensi attualmente abilitati sono una quindicina, ma dieci quelli effettivamente disponibili per un servizio che va garantito 356 giorni all’anno. «Troppo pochi, così non ce la facciamo», ha detto Bonamico spiegando le ragioni di uno stop che di fatto impedisce gli atterraggi notturni dell’elicottero all’ospedale di Arco (di giorno c’è il personale sanitario addestrato).

Lo stesso Bonamico ha definito un «segnale positivo» quello arrivato da Fugatti. Un segnale che per ora però non fa fare retromarcia ai pompieri arcensi, che attendono un piano concreto per quanto riguarda i corsi di abilitazione, organizzati dal Servizio antincendio.

La vicenda ha provocato anche qualche polemica. «È un fatto gravissimo che si sia arrivati all’ultimo momento per sospendere il servizio – il commento caustico del consigliere Mauro Ottobre – eppure all’assemblea dei vigili del fuoco volontari erano presenti il sindaco Alessandro Betta e l’assessore Tomaso Ricci: perché non sono intervenuti per evitare la fine della convenzione, che tra l’altro comporta un minor introito nelle casse dei pompieri di Arco per 15mila euro?». Ottobre solleva dubbi anche sulle ragioni illustrate da Bonamico («corsi troppo lunghi e in giornate lavorative, i volontari non possono prendere due settimane di ferie») che hanno portato allo stop: «A me risulta che molti vigili siano contrari alla convenzione a prescindere dai giorni in cui fanno i corsi».

«È più che necessario incontrare le parti coinvolte – ha invece detto il consigliere provinciale Claudio Cia - al fine di trovare una soluzione immediata, magari attraverso le proposte che sono state fatte in questi anni; un servizio essenziale come la vigilanza notturna dev’essere ripristinato, tanto più dopo che sono stati spesi centinaia di migliaia di euro per acquistare i visori notturni al fine di consentire un volo sicuro anche nelle ore senza luce». (g.f.p.)















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