Vasto cordoglio per la morte di Menapace

Riva. Ha suscitato grande commozione la scomparsa di Gianfranco Menapace, storico titolare del Mobilificio rivano. La morte lo ha colto all’età di ottant’anni. Privando la comunità altogardesana di...


Sara Bassetti


Riva. Ha suscitato grande commozione la scomparsa di Gianfranco Menapace, storico titolare del Mobilificio rivano. La morte lo ha colto all’età di ottant’anni. Privando la comunità altogardesana di un amico, strappando alla famiglia, da lui profondamente amata, un padre e un nonno attento e generoso. Persona gentile e solare, Gianfranco Menapace ha ereditato il mestiere di falegname dal padre Francesco che, con il laboratorio di via Vannetti, a metà del secolo scorso aveva vinto l’appalto del Comune di Riva per la fornitura di bare su misura, portando avanti, a sua volta, l’arte del mobile avviata dal padre Silvio. Un lavoro che, grazie al coraggio di Gianfranco, ha preso forma negli anni Sessanta con l’acquisto di una minima attrezzatura, che gli ha però permesso di iniziare in proprio, creando ben presto un’azienda capace di proporre arredi per tutti gli ambienti. Azienda affidata poi alle mani dei figli Francesco, Roberto e Marco, che proseguono il suo lavoro mantenendo sempre vivo il gusto del legno e della tradizione. Con il sorriso sulle labbra e una parola dolce per tutti, Gianfranco è stata una persona molto partecipe della vita della comunità rivana, che ha servito anche attraverso la sua attenzione e il suo volontariato presso l’Oratorio di viale dei Tigli.

«Gianfranco è sempre stato molto presente nella nostra comunità – ha ricordato ieri don Dario Silvello – una persona preziosa, un grande animatore di “Ospitalità Tridentina” e barelliere nei suoi innumerevoli viaggi al santuario di Lourdes, dove si è messo a disposizione del prossimo con grande cuore». Un ricordo che si unisce a tutti quelli che la comunità altogardesana, in questo momento di restrizioni e di lontananza, ieri ha consegnato alla pagina Facebook del Mobilificio Menapace, per stringere la famiglia in un forte abbraccio.

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