Vallo tomo, per i 5 Stelle c’è la soluzione alternativa 

Giovanni Rullo propone l’eliminazione in parete di tutte le criticità: «La struttura  resistente sarebbe realizzata nel bosco e monte della strada, utilizzando i detriti»



ARCO. «Eliminazione immediata di tutti i punti di apparente o meno significatività da documentarsi con rilevi tecnicamente approfonditi, caso per caso, lasciando una parete pulita e da mantenere in futuro sotto costante monitoraggio. Tutta la struttura resistente sarebbe realizzata nel bosco ed a monte della strada di mezza costa ora presente, utilizzando il materiale detritico. La sicurezza passerebbe da probabilistica a reale in quanto sotto controllo dell’uomo e non decisa da fatalità e probabilità». Il Movimento 5 Stelle non ci sta a far passare l’idea che l’unica soluzione possibile, per garantire la sicurezza nella zona del monte Brione, sia il progetto del vallo tomo che è stato approvato, l’altra sera, in consiglio comunale ad Arco. Oltre a votare no in aula, i 5 Stelle hanno studiato una soluzione alternativa che si basa su di una serie di interventi puntuali e più leggeri. «Quello che ha valore in un rapporto di valutazione di costi/benefici - fa sapere il consigliere comunale Giovanni Rullo - non è l’importo da mettere a disposizione su cui fare il possibile, lasciando uno spazio al rischio imponderabile. Peraltro i costi sono compatibili se non minori e si evitano inutili devastazioni ambientali». Rullo fa anche un paragone dei tempi, che ritiene «palesemente diversi e tempestivi». «Non si aspettano quattro anni per raggiungere una mediocre sicurezza probabilistica - prosegue - a fronte di una alternativa che otterrebbe una certezza che eventi massivi non potranno replicarsi e i distacchi minori saranno trattenuti sia dal bosco che dal rilevato tomo ubicato a monte e distante da tutti i volumi abitativi e delle aree agricole che potranno essere valorizzate».

Ma il consigliere comunale dei 5 Stelle se la prende anche con l’amministrazione comunale: «È palese che la maggioranza ha affrontato il pubblico dibattito solo in situazioni dove si aveva tutto lo staff tecnico incaricato, sul palco dei relatori, e le opinioni diverse avevano uno spazio residuale contingentato e nessuna possibilità di presentare documentazione tecnica alternativa. Alle proposte di tavoli tecnici alla pari da parte di comitati si sono rifiutati. Vedi comitato di partecipazione di s.Giorgio e Linfano».

Il progetto del vallo tomo (in realtà sono quatto i valli) è stato approvato con il voto favorevole della maggioranza, quello contrario del Movimento 5 Stelle e l’astensione del resto delle minoranze. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è arrivare ad appaltare l’opera entro primavera 2018.













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