IL VILLAGGIO DEL GIGANTE A LEDRO 

«Un’alleanza con gli altri eventi» 

La presidente Demadonna fa il bilancio dell’iniziativa natalizia



LEDRO. Si è chiusa con un bilancio positivo la seconda edizione del Villaggio del Gigante che a Ledro, nei fine settimana di dicembre e poi fino alla Epifania, ha animato il centro storico di Bezzecca con 24 postazioni installate nelle vie, nei cortili e negli avvolti delle antiche case. Il successo dell’iniziativa promossa dalla Pro Loco, in collaborazione con l’Ufficio del per il Turismo di Valle e l’amministrazione comunale, tramite il consigliere Ezio Tarolli, è stato favorito dall’impostazione rigorosamente ledrense, dalla gastronomia con specialità uniche nel loro genere, ai prodotti caseari e dell’artigianato fino alle attività del mondo rurale (lavorazione del formaggio, visita agli allevamenti). Il tutto in un ambiente gradito dai numerosi visitatori con molti turisti.

Soddisfatta della manifestazione è Maria Demadonna, presidente del Consorzio per il Turismo di Ledro: «L’intento degli organizzatori era di animare il nostro ambito turistico anche in chiave invernale. L’obiettivo è certamente importante nell’ottica di aggiungere ulteriori opportunità di vacanza alle nostre offerte prettamente estive. Dopo questa edizione andranno fatte alcune riflessioni. La prima è di dare vita ad azioni sinergiche con realtà simili. Se ciò avviene con esiti molto positivi nel rapporto tra il nostro Consorzio e Trentino Marketing, pur partendo Ledro da un dato sugli arrivi turistici, anche internazionali, ormai consolidato, certamente questa filosofia va estesa anche al tema mercatini. Entrare nei circuiti delle agenzie per dare vita a flussi costanti nel periodo prenatalizio è certamente importante. Va quindi valutata in tempi stretti l’opportunità di creare collegamenti da un lato con le proposte dell’Alto Garda e dall’altro con la Valle del Chiese e le Giudicarie. I mercatini di Cimego-Quartinago e Tione, oltre a Rango e Canale di Tenno, non sembra abbiano sofferto quest’anno di quel calo di attenzione registrato altrove. Comunque l’offerta di Arco e Riva del Garda è altrettanto imprescindibile. Il secondo aspetto di rilievo è la risposta dei nostri operatori. Senza un loro pieno coinvolgimento e adesione ogni sforzo del Consorzio e delle Pro Loco appare destinato ad annacquarsi. E in mezzo c’è il ruolo altrettanto significativo dell’amministrazione comunale, la cui azione propositiva è decisamente strategica anche in chiave sociale. Pure lo sviluppo di Tremalzo può e deve passare anche attraverso questi eventi. E se è vero che l’amministrazione comunale vuole investire molto in futuro sulla stagione a 360 gradi appare altrettanto chiaro che gli operatori devono apparire maggiormente propositivi per superare la logica del proprio orticello: per crescere dobbiamo tutti fare uno sforzo collettivo a favore del bene comune per poi giungere a quello personale». (a.cad.)













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