«Su di me c’è stato fuoco amico» 

Tenno, Gian Luca Frizzi spiega le ragioni della sua candidatura con Cobbe



TENNO. «Il gruppo non andava più nella stessa direzione»: lo dice l’ex sindaco di Tenno, Gian Luca Frizzi, motivando la sua candidatura a sostegno di Andrea Cobbe, avversario del suo ex vice Giuliano Marocchi. «Ho dato la mia candidatura a sindaco il 3 aprile 2015 quando, seduti a un tavolo, il gruppo Vivere Tenno chiedeva alle tre persone favorite un sì deciso per presentare la lista. Sono arrivati tre no. Non si poteva lasciare ai cittadini di Tenno un'unica lista senza possibilità di scelta. Non trovando soluzioni e vedendo la preoccupazione nelle persone che credevano in noi, decisi che il sì sarebbe stato il mio. Mi sono messo in gioco per Tenno e ho trascinato il gruppo a vincere. Fin da subito questa mia disponibilità ha creato incomprensibili frizioni interne. Una domenica di settembre un assessore dichiarava “bordate di fuoco amico", affermazione mai espressa nel gruppo, dove si covavano rancore e malessere. Per me è stato un colpo al cuore. Giorno dopo giorno, passo dopo passo, siamo arrivati alla goccia. Il mio gruppo (la maggioranza in Consiglio), convocato per condividere e discutere un argomento molto delicato ma di fondamentale importanza, ha mancato nella presenza e nell’appoggio». Il caso è quello della stele per Alba Chiara Baroni: «Un argomento al quale si doveva dare una risposta e sul quale invece hanno deciso di non esprimersi. Il comportamento di queste persone mi ha fatto riflettere: quando si deve decidere su un argomento, i consiglieri devono prendere una posizione. Il mio gruppo non c’era! Per questo ho deciso il passo indietro. Oggi non è importante per me ricandidarmi a sindaco, ma, per quel che posso, voglio portare al nuovo gruppo, che di sicuro è slegato dalle dinamiche di una vecchia politica, le buone idee di cui Tenno ha bisogno». (m.cass.)













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