Stalla a Bezzecca, ricorso al Presidente Mattarella 

Il Comitato non lascia nulla di intentato: dopo il Tar, si è rivolto al Quirinale La richiesta: annullare la deroga che consente la realizzazione dell’edificio



LEDRO. È approdata al Quirinale, a Roma, la progettata stalla con annesso fienile per custodire 120 capre che un giovane allevatore intende realizzare nella Piana di Santa Lucia a Bezzecca. A coinvolgere il Presidente della Repubblica in questa vicenda che sta interessando gli abitanti della valle nonché enti ed associazioni non ledrensi è un comitato spontaneo locale. Questo, supportato da 446 firme di una petizione di cittadini, ha avviato delle iniziative per evitare la presenza dell'allevamento in una zona ambientalmente integra con una particolare importanza storico-culturale a livello nazionale. Si tratta di un ricorso straordinario, consentito da un decreto presidenziale del 1971, con il quale è chiesto al Capo dello Stato di annullare la licenza edilizia, in deroga al Prg, rilasciata dal Comune di Ledro lo scorso 30 novembre all'allevatore, nonché la delibera del 31 ottobre votata dal consiglio comunale che autorizzava la variante urbanistica indispensabile per ottenere i necessari requisiti tecnico-giuridici ad edificare.

Il documento inviato al Presidente della Repubblica è stato redatto dagli avvocati Sandro Manica e Michele Kumar, gli stessi che con il professore Damiano Florenzano nelle scorse settimane avevano presentato l'analogo quesito legale ai magistrati del Tribunale Amministrativo Regionale. Il verdetto sarà annullato se il Capo dello Stato accoglierà l'istanza popolare su una vicenda che è stata oggetto di interrogazioni provinciali, un'altra parlamentare e prese di posizioni di enti ed associazioni. Al Quirinale i due legali del Foro di Trento hanno spedito una documentazione corposa e circostanziata che ricalca quella depositata al Tar con l'aggiunta di tre atti in materia acustica. L'amministrazione comunale di Ledro e l'allevatore interessato hanno la facoltà di esporre le loro memorie difensive.

I quesiti principali evidenziati dal comitato popolare al Tar ed al Presidente della Repubblica riguardano la delibera consiliare ritenuta non possibile per le contestate distanze della stalla. S'aggiunge la presenza nella zona di importanti testimonianze, compresa la medioevale chiesetta di Santa Lucia in Pratis, la più antica della valle. In quell'ampia radura il 21 luglio 1866 si svolse la parte principale della celebre battaglia garibaldina, con la presenza dell'Eroe dei Due Mondi, che risultò molto sanguinosa con oltre un centinaio di caduti e 450 feriti in parte deceduti per la gravità delle lesioni. La località è contornata dal tipico paesaggio che richiama frotte di turisti. (a.cad.)













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