Spiaggia degli Olivi, ingiunzione di pagamento per la Lido 

L’ha firmata il giudice Izzo (25 mila euro) dopo il ricorso presentato dalla Aspiol di Dario Levi Bernardi: «Non è esecutiva, la impugneremo: lo stesso giudice ha lasciato spazio alle contestazioni»



RIVA. Il primo atto di quella che si prefigura come una lunga battaglia giudiziaria tra la Lido Immobiliare Spa e la Aspiol Srl, la società controllata da Dario Levi che ha in mano la gestione della Spiaggia degli Olivi, si è consumato ieri mattina, con la firma di un ingiunzione di pagamento da parte del giudice Monica Izzo a carico della partecipata pubblica.

A ricorrere al giudice per la concessione del decreto ingiuntivo è stata la Aspiol, che ha chiesto il pagamento delle fatture da circa 20mila euro al mese (nel periodo che va dal 24 marzo alla fine di giugno) relative all’utilizzo da parte della Fraglia della Vela dell’emiciclo della Spiaggia. La somma di 20mila euro al mese è contenuta in quell’accordo integrativo per la rescissione del contratto sottoscritto dall’ex presidente della Lido, Andrea Dalponte, e diventato poi il casus belli. La Lido, infatti, ha rinnegato l’accordo, ritenendolo carta straccia, mentre Dario Levi non ha dubbi sul fatto che il documento sia valido in tutte le sue parti. La somma di 25mila euro contenuta nell’ingiunzione, altro non è che la differenza tra il denaro richiesto dalla Aspiol e le mensilità non versate dalla stessa società di Levi (che ha smesso di pagare il canone lo scorso agosto).

L’avvocato Giacomo Bernardi, attuale presidente della Lido Immobiliare Spa, si dice tranquillo: «Impugneremo senz’altro l’ingiunzione nei termini previsti - commenta Bernardi - si tratta di un decreto non esecutivo e quindi al momento Dario Levi ha in mano carta straccia. Lo stesso giudice ha lasciato ampio spazio al ricorso, visto che ha riconosciuto che l’accordo integrativo è oggetto di contestazioni». Nel frattempo la Lido Immobiliare ha chiesto nuovamente alla Aspiol di lasciare libera la Spiaggia, ma la società ha ribadito che lo farà solamente se verrà rispettato l’accordo integrativo. Il quale, in buona sostanza, prevede che (oltre ai noti 20 mila euro al mese per l’uso dell’emiciclo) vengano riconosciuti a Levi tutti gli investimenti fatti per avviare il locale, ovvero svariate centinaia di migliaia di euro (per intendersi: solo i beni iscritti a bilancio ammontano a 511mila euro).

I rapporti tra la Aspiol e la Lido sono diventati incandescenti in occasione del Meeting del Garda, quando alla Fraglia è stato interdetto l’accesso all’emiciclo. Una situazione che a detta della Fraglia avrebbe pregiudicato lo svolgimento del Meeting, vicenda che aveva fatto infuriare anche il sindaco Adalberto Mosaner. Da qui la ricerca di un accordo da parte di Andrea Dalponte che era sfociato nel contratto integrativo che definiva i termini di uscita della Aspiol dalla Spiaggia.

(g.f.p.)

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