Oltre 120mila olivi «gestiti» da un software 

Progetto rivoluzionario per migliorare qualità e ambiente voluto da Agraria, Fondazione Mach e Aipo


di Katia Dell’Eva


RIVA. Incrementare qualità e produzione, liberando quest’ultima da sprechi ambientali e da possibili oscillazioni dovute a fattori esterni, come il tempo atmosferico e le malattie delle piante. Questa la volontà alla base di “Uliva Gis” (dove Gis sta per geographic information system), il nuovo software presentato da Agraria, che mappa le olivaie di tutto l’Alto Garda e consente, ai soci e non solo, di essere informati in tempo reale su possibili siccità o infestazioni.

«Il progetto è nato già tre anni fa» - ha spiegato Furio Bortolotti, direttore della produzione del consorzio, in occasione della presentazione del nuovo programma - tre anni in cui si sono effettuate centinaia di trivellazioni e trincee nei differenti tipi di terreno su cui crescono i nostri olivi, così da poter giungere, oggi, a una mappa satellitare completa in cui ciascun appezzamento è definito attraverso un codice. L’idea è infatti quella di rispettare la privacy di ogni olicoltore, ma allo stesso tempo di poter accedere a tutte le informazioni che riguardano ogni coltura, dall’aridità o eccessiva umidità del terreno, fino al censimento esatto delle piante». 600 ettari, tra coltura tradizionale e promiscua; 3500 particelle fondiarie; circa 2000 produttori; oltre 120 mila olivi: questi i numeri che – anche se non ancora precisi – “Uliva Gis” riporta al momento. «E la nostra volontà è quella di mettere in relazione tutte queste migliaia di realtà, in modo tale che, attraverso il software, ciascun coltivatore possa, in caso di necessità, essere avvertito – con un banale sms – dei rischi a cui il suo terreno è esposto» - ha aggiunto Franco Michelotti, ricercatore della Fondazione Mach. «Perché ciò accada, però, serve la collaborazione di tutti, la creazione di una rete: se un singolo olicoltore o un sopralluogo scientifico rilevano un problema, si avverte il software che, a sua volta, avvisa i potenziali esposti al pericolo. Sta poi anche a chi riceve la segnalazione agire di conseguenza».

Nato dalla collaborazione tra Fondazione Mach, Agraria e Aipo (Associazione interregionale produttori olivicoli) di Verona, il programma è sviluppato da Mpa Solutions e in parte finanziato da fondi europei, ed ha come primo obiettivo già delineato, quello di una migliore gestione dell’acqua. «Grazie alla mappatura sarà infatti ben presto possibile calcolare meglio dosaggi e turni delle risorse, in modo tale da andare verso una maggiore sostenibilità e, al contempo, una maggiore qualità del prodotto raccolto» - ha affermato ancora Giorgio Planchenstainer, presidente di Agraria.

“Uliva Gis” sarà presentato al pubblico – e non solo ai soci del consorzio – venerdì 9 marzo, in un convegno intitolato “Alto Garda: inizia l’era dell’olivicoltura 4.0”, che avrà luogo presso il Centro Congressi. Per l’occasione, tra le 9 e le 13, esperti del settore chiariranno meglio vari aspetti legati al nuovo software: dal suo utilizzo tecnico-pratico, alle strategie di produzione ad esso correlate; la corretta e migliore gestione del suolo, della pianta e dell’irrigazione.













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