«Nuovo marciapiede “vietato” alle carrozzine» 

Dro, video-denuncia del M5S. Il sindaco: «Competenza della Provincia, già informata del problema»



DRO. Torna a far discutere, la viabilità di località Filanda. Se solo due settimane fa, con l’apertura del doppio senso di marcia lungo la strada che collega via Mazzini alla 45 bis (dietro al Conad) e dunque con la possibilità, per chi proviene da Arco, di raggiungere il centro storico di Dro bypassando il cavalcavia e la sua a lungo discussa svolta a sinistra, sembravano essersi definitivamente risolte le diatribe in merito alla sicurezza dell’area, stavolta è il nuovo attraversamento pedonale, creato ad hoc all’altezza della gelateria Maui, ad aizzare le polemiche. Messi da parte, insomma, i problemi con il traffico delle auto, se ne aprono di nuovi per i pedoni, in particolare per chi necessita di una carrozzina.

Negli ultimi giorni, infatti, si sono diffusi sui social network tre video, realizzati dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Alvaro Tavernini, nei quali si dimostra come le nuove zebre, completamento dell’opera, siano collegate al marciapiede di via Filanda da una salita. Una pendenza che supera, a suo dire, quella dell’8% stabilita dalla legge e che, come ribadisce la signora coinvolta nell’esperimento, «rischia di far ribaltare il disabile che tenti di percorrerla senza aiuti». Ma i video sono tre, come si diceva, e la polemica va oltre questo piccolo tratto di strada. Coinvolgendo la Marcia delle Carrozine, associazione di cui Tavernini è membro, il consigliere ha voluto dimostrare anche l’impraticabilità dello stesso marciapiede: «Lo abbiamo detto e ribadito tante volte, in Consiglio, con due interrogazioni e tre mozioni alle quali ci è sempre stato risposto che tutto andava bene così e che la competenza dei lavori spettava alla Provincia e non all’amministrazione, eppure le prove video dimostrano altro» - dichiara. Nei filmati, si vedono infatti due carrozzine provenienti da direzioni inverse, incrociarsi lungo via Filanda e bloccarsi nell’impossibilità sia di percorrere un tratto in retromarcia, sia di girarsi e far passare l’altro. «Per normativa i marciapiedi dovrebbero essere di lunghezza inferiore ai 50 metri e avere una zona di interscambio ogni 10» - prosegue il consigliere 5 Stelle - «ma qui siamo di fronte a 300 metri di percorso, interrotto da un solo stacco, per giunta pericoloso. E il problema non riguarda solo i disabili, sia chiaro, ma anche qualsiasi genitore si trovi lì con un passeggino».

Per parte sua, l’amministrazione è intervenuta tempestivamente per risolvere il problema: «Sia l’assessore alle attività sociali Marina Malacarne, che l’assessore alla mobilità Michela Calzà, si sono mosse affinché venisse fatto un sopralluogo della Polizia e venissero poi informati gli uffici provinciali di cui quel tratto di strada è competenza» - risponde il sindaco Vittorio Fravezzi. «Non spettano infatti a noi, ma alla Provincia, eventuali interventi». (k.d.e.)













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