Nago, apre i battenti il primo micronido 

Debutto, ieri, per i bambini negli spazi ricavati dentro il polo che ospita anche la scuola dell’infanzia e le elementari


di Sara Bassetti


NAGO TORBOLE. Taglio del nastro virtuale, ieri mattina, per «Piccoli passi col sorriso», il micronido dedicato a bambine e bambini di età compresa tra i tre mesi e i tre anni, voluto dall’amministrazione comunale di Nago-Torbole al polo scolastico di Nago, che ha aperto i battenti dopo i lavori di adeguamento alle normative vigenti. I piccoli ospiti, accompagnati dai genitori, hanno iniziato subito a prendere confidenza con i nuovi spazi a loro dedicati, e a disposizione del progetto conciliazione famiglia-lavoro. Inevitabile l’emozione ma anche tanti sorrisi sui volti dei presenti.

«La strada è stata lunga e sono state vagliate più ipotesi per permettere al nostro Comune di ottenere questo importante servizio – ha commentato soddisfatta l’assessora all’istruzione e alle politiche sociali di Nago-Torbole Luisa Rigatti a nome di tutta l’amministrazione - oggi siamo contenti di vedere finalmente il polo scolastico aperto per tutte le tipologie d'istruzione per cui è stato costruito, in uno spirito di sinergia ed efficacia dei servizi elargiti».

Affidato alla Cooperativa sociale Tagesmutter del Trentino “Il Sorriso”, che ne gestisce il servizio educativo e quindi gli spazi di accoglienza e cura dedicati ai bambini nonché le agevolazioni tariffarie in favore delle famiglie tramite i Buoni di servizio stanziati dalla Provincia, il micronido va a completare il nuovo polo di Nago che ora, appunto, vede raggruppati in un’unica entità la scuola dell’infanzia e quella primaria.

Il progetto, attivo nelle giornate dal lunedì al venerdì, indicativamente dalle 7.30 alle 18, si rivolge a tutte le famiglie residenti a Nago-Torbole e non, e può accogliere fino a venti bambini. Ogni famiglia può adottarlo con un monte ore e degli orari che sono flessibili, a seconda delle proprie esigenze familiari e lavorative.

«Piccoli passi col sorriso cerca di dare risposte ai bisogni di educazione, socializzazione, di gioco e di assistenza del bambino, e alle esigenze di organizzazione familiare dei genitori, ed è un progetto fatto non solo di tecniche e conoscenze didattiche, ma soprattutto di empatia, intuizione e di cura educativa - ha commentato, ieri mattina, la coordinatrice del progetto del micronido Francesca Cadei - l’attività viene centrata sull'osservazione dei bambini, per realizzare una programmazione educativo-didattica che tenga conto quanto più possibile delle necessità individuali».

«Auspichiamo che la collaborazione fra i vari enti coinvolti nella gestione del polo scolastico dimostri quanto sia importante la formazione a tutti i livelli, e quanto la condivisione di spazi e servizi sia un'opportunità, oltre che uno strumento di economicità – ha concluso l’assessora comunale Luisa Rigatti - un grazie sentito agli uffici comunali e a quelli della Comunità Alto Garda e Ledro, che si sono prodigati per trovare le soluzioni più appropriate, alla Risto3 ed all'Ente gestore della scuola materna, per la preziosa collaborazione».

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