La pioggia non ferma la tradizionale festa  di Natale della Ponale 

Il maltempo non ha intimorito il Comitato Giacomo Cis  che ha rinnovato la tradizione del brindisi sul sentiero



RIVA. La «PoNatale» non ha mezze misure: o 500 o 20. 500 erano i partecipanti delle ultime edizioni e 20 quelli dell’altro sera. Bisogna dire che la serata era di quelle da tregenda con pioggia battente e banchi di nebbia. E un appuntamento in quel di Biacesa in un piazzale al buio pesto. Altro elemento da aggiungere era che buona parte del sentiero era sbarrata per i lavori di manutenzione che andranno avanti fino a marzo e quindi non c’era l’elemento attrattivo come lo poteva essere la Tagliata del Ponale. Insomma, chiunque avrebbe annullato l’iniziativa, tanto più che per arrivare sul sentiero bisognava camminare per una buona mezzora. E invece no, il Comitato Giacomo Cis è andato avanti perché la Ponale è un atto di fede e una ventina di irriducibili hanno seguito la liturgia iniziata nel 2009 e che vuole abbinare e fondere due magie: la Ponale e il Natale, il cui risultato è appunto la PoNatale.

E la Ponale di quest’anno ha mostrato la sua essenza selvaggia e cristallina, ma allo stesso tempo accogliente tra le rocce se la si sa prendere nel verso giusto. Insomma, un luogo evocativo e speciale dove è stata raccontata una storia intima e molto forte di Chiara Benedetti, una ragazza di Mori che ci ha lasciato cinque anni fa mentre stava partecipando al congresso di Libera Giovani, l’Associazione di don Ciotti, alla Certosa di San Francesco in comune di Avigliana. Se ne andava a 35 anni una giovane donna che portava su di sé i segni di un destino perfido che, dall’età di cinque anni, l’aveva privata dell’uso degli arti inferiori. Nonostante ciò, la sua vita è stata piena di passioni e di impegni tanto da far meravigliare durante la sua esistenza e da far molto riflettere dopo la sua morte, a tal punto che ben 74 persone l’hanno raccontata nel libro “Libera Chiara” appena uscito per il Margine.

La Ponale e Chiara Benedetti, due vicende speciali che tanto hanno da raccontare e far pensare. Per un mondo che potrebbe essere migliore. E i venti “matti” che erano alla PoNatale lo hanno capito. (d.r.)













Scuola & Ricerca

In primo piano