Don Camillo e Peppone in mostra a Casartisti 

A Tenno una bella iniziativa dedicata al parroco e al sindaco più famosi d’Italia Le storie che hanno reso celebre Guareschi sono nate in realtà in montagna



TENNO. Don Camillo e Peppone che si rincorrono in bici sulla strada impolverata che porta al castello di Tenno. È davvero evocativo il manifesto della nuova mostra in programma, da sabato 14 luglio, alla Casa degli artisti di Tenno dedicata al “Mondo piccolo”, il celebre ciclo di Giovannino Guareschi ambientato nella bassa padana e incentrato sulle vicende del parroco e del sindaco comunista più famosi d’Italia, con la trasposizione della storia nella collana “Don Camillo a fumetti”.

Continuano, dunque, le iniziative della nuova direzione di Casartisti affidata a Roberta Bonazza. Questa dedicata a don Camillo e Peppone rischia davvero di fare il tutto esaurito negli spazi del borgo storico a Canale. «Non è una cosa nota, infatti, ma i racconti del Mondo piccolo nascono in montagna - fanno sapere gli organizzatori della mostra - il primo pretone di Giovannino Guareschi, don Patirai, e il comunista Peppone esordiscono sul numero 17 del 27 aprile 1946 del Candido, il settimanale umoristico fondato dallo scrittore nel 1945. Parroco e “compagno” compaiono nel primo episodio del Gazzettino di Roccapezza, finto giornale di un paese disperso sull’Appennino. La scelta di dedicare una mostra a don Camillo a fumetti a Canale di Tenno, luogo lontano dalla bassa emiliana, potrebbe apparire bizzarra se non si considerasse questa nascita montanara. Gli abitanti che si incontrano nel borgo di don Camillo, i loro problemi, le loro storie sono le stesse di chi abita nei piccoli paesi del Trentino e dell’Italia montana».

Per questo si è scelto di trattare nel percorso della mostra sei temi geografici ricorrenti nelle opere di Guareschi, ma fondamentali per la vita di tutti questi Mondi piccoli, suddivisi in tre coppie di opposti e complementari: l’acqua del fiume (ma anche del lago di Garda, immenso come il Po di Guareschi) e la terra dei campi, base della vita quotidiana e del sostentamento della popolazione; il borgo e la grande città, rappresentazioni della normalità ordinata e dello sconvolgimento; la chiesa e il comune, che altro non sono che i luoghi di don Camillo e Peppone, la loro incarnazione in mattoni e cemento.

In mostra ci saranno oltre cinquanta disegni originali degli autori di don Camillo a fumetti, accompagnati da ingrandimenti scenografici di copertine e vignette, una mappa del borgo “giocabile” con le sagomine dei vari personaggi e un fotoset, per scattarsi una foto ricordo con don Camillo e Peppone, come sfondo la spettacolare vista sulla vallata che si gode dalla Casa degli artisti di Canale.

Per l’occasione della mostra è stata realizzata una speciale mappa/catalogo, in distribuzione gratuita per tutti i visitatori, che riporterà la pianta del borgo di don Camillo realizzata dal disegnatore Werner Maresta, e un approfondimento dei temi trattati in mostra. La serie di ReNoir Comics, che collabora alla mostra, è nata dall’idea di trasporre nel mondo dei fumetti i racconti ambientati nel Mondo piccolo. Per farlo nel modo più fedele all'idea originaria dell'autore, sono stati coinvolti i figli di Giovannino Guareschi, che hanno messo a disposizione la documentazione e gli appunti del padre e hanno sovrinteso alla realizzazione dei fumetti. Lo sceneggiatore Davide Barzi e i disegnatori Sergio Gerasi, Elena Pianta, Ennio Bufi e Werner Maresta hanno quindi realizzato il progetto della serie e gli studi dei personaggi, evitando di farsi influenzare dalle versioni cinematografiche e risalendo invece alle ispirazioni dirette di Guareschi.













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