INAUGURAZIONE sul lungolago di RIVA 

Apre il “Villino Beach” nell’edificio del Comune

RIVA. Ha fatto tanto parlare di sé, prima ancora di cominciare la sua attività, a causa della sua imponente struttura esterna, il nuovo bar del Villino Campi, che ha ufficialmente aperto i battenti...



RIVA. Ha fatto tanto parlare di sé, prima ancora di cominciare la sua attività, a causa della sua imponente struttura esterna, il nuovo bar del Villino Campi, che ha ufficialmente aperto i battenti con un’inaugurazione informale. A gestirlo, Bruno Kosovrasti, quarantaduenne già nel settore da tempo e pieno di idee.

Il suo nome è “Villino Beach” ed ha per logo una vela stilizzata: è il nuovo locale che ha preso il posto negli spazzi per vent’anni appartenuti all’Appa e destinati a iniziative culturali. Un bar che, come dichiara il gestore, «cercherà di essere un po’ più raffinato rispetto ai concorrenti limitrofi, pur senza perdere le sue necessarie origini di “locale da spiaggia”».

Con uno stile moderno ed elegante, il nuovo spazio accoglierà quindi un massimo di ottanta persone, tra dentro e fuori, offrendo loro bevande e piatti freddi, ma anche, aggiunge ancora Kosovrasti, «pizze fresche fatte con il nostro forno elettrico». Interamente ristrutturato (dai pavimenti, agli impianti elettrico, idraulico e di riscaldamento), l’interno ospita infatti un’area cocktail verde come la natura che circonda l’edificio, una piccola sala, una cucina e i servizi igienici, puntando quindi fortemente su quell’ambiente esterno che aveva così tanto fatto discutere nelle scorse settimane: «Il progetto è stato fatto dall’amministrazione - dichiara il titolare - e sicuramente ha qualche difetto, ma è anche una struttura all’avanguardia: la tecnologia le permette di chiudersi automaticamente in caso di pioggia».

Con un team di cinque persone – che presto triplicheranno – Bruno Kosovrasti, macedone giunto a Riva nel 1999 come cameriere, ma da 15 anni gestore dello Yachting Bar Porto di piazza Catena, si prepara a una lunga stagione: «La mia intenzione è di tenere aperto tutto l’anno, non solo in estate, e con un orario molto ampio, dalle 8 del mattino alle 2 di notte. Però non voglio dar vita a una discoteca, il solo tipo di musica che ho pensato di fare dal vivo è il jazz. Penso quindi a una clientela adulta, più che a quella tipica dei “beach party”».

Ma le idee non finiscono qui: tanti i progetti, dagli aperitivi a buffet, fino ad arrivare al chiosco della frutta fresca. (k.d.e.)













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