È ai domiciliari ma chiede i soldi  ai suoi clienti: tennese in carcere 

I carabinieri di Arco hanno arrestato Benjamin Cardenas Cedeno, il trentaseienne accusato di aver trasformato la casa in un laboratorio della droga. Ora deve rispondere anche del reato di estorsione



ARCO. Si aggrava la situazione giudiziaria di Benjamin Cardenas Cedeno, il trentaseienne di origini panamensi, naturalizzato italiano e residente a Tenno, che nelle scorse settimane è finito nei guai dopo che i carabinieri di Arco hanno trovato in un appartamento di Fiavè, nella zona del Ballino, occupato dalla sua fidanzata, un vero e proprio laboratorio della droga con tutto l’occorrente per la coltivazione della cannabis (2 serre professionali, lampade, igrometri, termometri, fertilizzanti, 20 piante di cannabis alte almeno un metro e 32 piantine alte una quindicina di centimetri più vari involucri catalogati per peso e qualità per un totale di 1,7 chili di marijuana pronta all’uso).

L’uomo, lunedì sera, è stato prelevato dall’abitazione della madre a Tenno, dove era agli arresti domiciliari, e condotto dai carabinieri della Stazione di Arco, agli ordini del comandante Mirko Sollecito, nel carcere di Trento con l’accusa di estorsione. I militari, infatti, hanno portato avanti le indagini su Cardenas coordinate dalle Procure di Rovereto e Trento (magistrati Fabrizio De Angelis e Licia Scagliarini) che hanno permesso di fare piena luce sull’attività illecita del trentaseienne residente a Tenno. In particolare, è stato scoperto dai carabinieri che Cardenas, nonostante la misura cautelare che gli impediva di parlare con persone diverse da quelle conviventi, di utilizzare il telefono e i social per comunicare con l’esterno dell’abitazione, personalmente e con il supporto di altre due persone faceva recapitare - secondo la ricostruzione fornita ieri dagli stessi carabinieri - dei messaggi dai toni non certi amichevoli ai destinatari che avevano debiti di droga con lui. Da qui la richiesta al Gip di Trento Francesco Forlenza di autorizzare l’arresto del tennese e di disporne il trasferimento in carcere.

Nella stessa operazione sono state anche denunciate tre persone.

I guai giudiziari per Benjamin Cardenas Cedeno sono cominciati all’alba del 21 novembre quando i carabinieri di Arco, assieme ad una unità cinofila con il pastore tedesco Nico, hanno effettuato la perquisizione in casa a Tenno dove sono stati rinvenuti 22 grammi di hashish e 30 grammi di marijuana, suddivisi in dosi e la somma di 550 euro in contanti occultati all’interno di una cassa acustica dello stereo professionale. Gli investigatori, che da giorni osservavano gli spostamenti dell’uomo, trovandolo in possesso delle chiavi di un’altra abitazione occupata dalla sua fidanzata, hanno esteso la perquisizione ad un appartamento nella zona del Ballino dove i militari hanno trovato, al piano superiore, una vera e propria “Drug Farm” con tanto di reparto di essicazione.















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