LA PROTESTA

All’autogrill si lavora come al Polo 

Toilette senza riscaldamento a Laimburg Ovest: addetti alle pulizie infuriati



BOLZANO. Alzarsi la mattina prestissimo e andare a lavorare è una già una faticaccia. Immaginate di doverlo fare al gelo, di dover muovervi all’interno di locali (e quindi con addosso indumenti non certo consoni) gelidi e di dover anche operare utilizzando dell’acqua. Anch’essa gelida.

È quanto sta accadendo da qualche settimane a quattro lavoratori della B&C Group, azienda subappaltatrice dei lavori di pulizia delle toilette all’interno dell’area di servizio Laimburg Ovest, sull’Autobrennero.

«Da circa un mese – spiega Luigi Liguori della Filcams – i quattro lavoratori sono costretti a lavorare a temperature bassissime. Per avere un’idea delle condizioni in cui sono costretti a muoversi, basti dire che l’altro giorno, a Vadena, il termometro è sceso a -9.

A più riprese è stato segnalato il problema – continua Liguori – ma nulla è stato fatto. O meglio, è stato fatto arrivare il gasolio, ma non è stato ancora acceso il riscaldamento. Cosa che nell’area di servizio Laimbrug Est fortunatamente è accaduta. Ma se pensate che si tratti di un disagio solo dei lavoratori vi sbagliate: nei bagni c’è un fasciatoio per neonati e un bagno per persone diversamente abili: immaginate come possano stare loro».

«Condizione inaccettabile di cui vergognarsi» secondo uno dei quattro lavoratori che sottolinea come, oltre a dover subire il disagio in prima persona, siano ancora costretti a raccogliere le lamentele degli utenti che «hanno tutto il diritto di trovare servizi puliti e caldi e, invece, si trovano a dover accedere a celle frigorifero.

Se contiamo che le nostre ore di lavoro sono state tagliate del 60 per cento – sbotta il lavoratore – e che dobbiamo lavorare per 600/650 euro al mese, arrivando al lavoro alle 5 del mattino, tutto quello che sta accadendo è davvero assurdo. Una situazione intollerabile anche e soprattutto perché chi potrebbe fare qualcosa non lo ha fatto, nonostante le prime segnalazioni del problema siano state inoltrate un mese fa. Basta, così non andiamo più avanti».













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