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Slot machine, stop del Consiglio di Stato alla legge trentina sulla distanza

Accolta l'istanza della sala giochi di viale Verona a Trento. Sospeso di fatto l'ordine di rimozione delle macchinette basato sulla norma dei 300 metri dai luoghi "sensibili"



TRENTO. Il Consiglio di Stato blocca la legge provinciale che di fatto vieta le slot machine in gran parte del territorio.

Il "criterio del compasso" - cioè l'obbligo di rispettare la distanza di 300 metri dai luoghi sensibili - è al centro di un decreto dell'organo della magistratura amministrativa, che di fatto sospende l'ordine di rimozione delle slot machine.

Un ordine - nel caso specifico - impartito dal Comune di Trento ad inizio settembre e diretto ad una sala giochi di viale Verona.

Limitazioni previste dalle norme, per contrastare la diffusione delle ludopatie, tutelando anzitutto le categorie reputate più fragili.

Una misura temporanea accolta con soddisfazzione dai legali della sala giochi di viale Verona per i quali il pronunciamento apre la strada a una possibile revisione del "distanziometro". Il 12 gennaio la domanda cautelare sarà trattata in sede collegiale dal Consiglio di stato.













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