Mostro di Merano, l'incubo 25 anni fa

L'8 febbraio del 1996 il serial killer di Merano colpì per la prima volta. La città termale visse un incubo lungo un mese. Di sera - mentre gli italiani erano seduti davanti alla tv per seguire il Festival di Sanremo, divisi tra sostenitori del duetto Ron-Tosca e di Elio e le Storie Tese - Ferdinand Gamper scese in città con un piccolo fucile da bracconiere ed uccise senza apparente motivo delle persone. Il pm, che all'epoca seguì il caso, fu Cuno Tarfusser, poi diventato procuratore di Bolzano e giudice della Corte penale internazionale dell'Aia. Le prime vittime di Gamper furono il banchiere tedesco Hans Otto Detmering e Clorinda Cecchetti, mentre camminavano in pieno centro storico, sulle Passeggiate d'Inverno. In un primo momento si pensò a un delitto passionale, ma poi il 14 febbraio Umberto Marchioro fu trovato morto nel cortile del suo modesto maso a Sinigo, alle porte di Merano. "Ero a cena a casa e arrivò la chiamata. Mi dissero di un morto, chiedendomi l'autorizzazione di rimuovere la salma", ricorda Tarfusser. "Chiesi se era ipotizzabile la responsabilità di terzi, cosa che mi venne esclusa, anche dal medico intervenuto sul posto", racconta l'attuale sostituto pg di Milano. "Solo il giorno dopo si sono accorti all'obitorio, che la salma aveva un foro in testa. L'indagine è perciò iniziata con 16 ore di ritardo. Se un omicidio viene confuso con una morte accidentale, l'indagine ovviamente parte in salita", commenta Tarfusser. Per quasi un mese Gamper tenne in ostaggio la cittadina di Merano, lasciando una lunga scia di sangue e di morte. Il primo marzo del 1996, dopo sei omicidi, il serial killer si suicidò nel suo maso, sopra Riffiano, ormai assediato dalle forze dell'ordine. Poco prima un barbiere lo aveva riconosciuto in base all'identikit. Tra le vittime ci fu anche il maresciallo dei carabinieri Guerrino Botte, intervenuto sul posto. Secondo Tarfusser, "è difficile dire, a 25 anni di distanza, se con i mezzi investigativi e scientifici di oggi si sarebbe potuto arrivare prima alla soluzione". Oggi ci sono telecamere e il tracciamento dei telefoni che possono dare una mano importante agli inquirenti. "Il caso - evidenzia - era difficile di suo perché non ci furono linee di contatto tra le varie vittime". Forse nella raccolta delle prove, come le tracce sui luoghi del delitto, oggi si sarebbe in grado di trovare qualche elemento in più, spiega il magistrato. Tarfusser non dimenticherà mai quei giorni, anche per "la pressione mediatica, ma anche della popolazione, che giustamente aveva paura. Eravamo davvero sotto grande stress per restituire il prima possibile serenità alla popolazione".



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Tutto bloccato sulla strada dei forti: un camion manda in tilt il traffico

A causa della chiusura della galleria dei Crozi, dopo lo smottamento causato dal maltempo, il traffico della ss47 è stato deviato già questa mattina, 2 aprile. Verso le 20 e 30, però, sulla deviazione, ovvero la strada dei forti, il traffico è andato in tilt a causa di un tir adibito a trasporto legna che sta procedendo in direzione contraria al flusso di auto. Da Civezzano, infatti, c'è il divieto d'accesso alla strada per chi viaggia in direzione Trento. Questo dovrebbe garantire un deflusso del traffico verso Pergine, il camion quindi non avrebbe potuto circolare in quel tratto, anche perché la strada presenta diverse strettoie che rendono impossibile il passaggio del mezzo e delle auto in coda contemporaneamente.

Gli applausi di duecento studenti per 42 campioni dello sport

Alle scuole medie di Baselga di Piné quella di martedì19 marzo è stata una mattinata speciale. "Ospiti" dei ragazzi atleti medagliati di pattinaggio, hockey, tiro con l'arco, orientamento, corsa e powerlifting. Tra loro le star dello skating Pietro e Arianna Sighel e Andrea Giovannini. Gli studenti hanno potuto rivolgere domande ai loro beniamini e ascoltato le loro storie. L'evento è stato organizzato dal Comune di Baselga, grazie all'impegno degli assessori Umberto Corradini e Pierluigi Bernardi, e dall'Istituto comprensivo guidato dalla preside Norma Borgogno

Arno Kompatscher è presidente della Regione, l'elezione è avvenuta alla seconda votazione

Nel corso della prima votazione, Kompatscher non aveva ottenuto la maggioranza richiesta di 36 voti (su 67 votanti), fermandosi a 35 preferenze. Si è proceduto quindi con una seconda votazione, che è stata ripetuta due volte: la prima volta è stata annullata perché un consigliere avrebbe depositato il foglio aperto. Ora si procede all' elezione degli assessori, si comincia con quelli del gruppo linguistico italiano. I nomi proposti da Kompatscher sono Giulia Zanotelli, Carlo Daldoss e Angelo Gennaccaro.

Casagranda (Trentino Solidale): "Raccogliamo 80 quintali di cibo al giorno, ma occorre ridurre ancora di più lo spreco"

"Eravamo 5 volontari nel 2010. Oggi siamo più di 700 persone che raccolgono 80 quintali di cibo fresco al giorno per sei giorni alla settimana e aiutano quasi 3 mila famiglie e tutti i dormitori della città". Giorgio Casagranda, presidente di Trentino Solidale, racconta l'impegno di Trentino Solidale, ora anche con una mostra a Torre Mirana a Trento “Volontari contro lo spreco” (da sabato 2 a domenica 10 marzo dalle 10.30 alle 18.30) con le fotografie di Paolo Bosetti, Flavio Maria Caligiuri, Alexander La Gumina, Marco Loss, Sara Meneghetto, Matteo Morelli e Stefano Pegoretti. L VIDEO









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