La deposizione della corona per le vittime trentine della Grande Guerra

Questa mattina, 14 ottobre, alle ore 10 si è svolta al Cimitero monumentale di Trento la cerimonia di deposizione della corona per le vittime trentine della Prima Guerra Mondiale. "Ci tengo ad essere qui per non dimenticare un evento come la Prima Guerra Mondiale, che si rischia di perdere in un racconto di generazioni distanti" ha detto il sindaco Ianeselli. 



Video

Ai Solteri niente auto per un giorno: la strada è di 450 bambini

Venerdì 27 ottobre: siamo ai Solteri, nella zona nord di Trento, e oggi è il giorno di "Streets for Kids", manifestazione organizzata in tutta Europa da "Clean Cities Campaign", movimento di 70 Ong che ha come obiettivo una mobilità urbana a zero emissioni entro il 2030. Nella nostra città hanno aderito i bimbi delle elementari Gorfer, della materna Il Quadrifoglio e della scuola dell’infanzia La Trottola. Chiedendo sicurezza stradale, aria pulita, spazio per giocare e un maggior numero di strade scolastiche chiuse al traffico motorizzato. Strade che venerdì si sono riempite di disegni colorati. E se l'asfalto può diventare una lavagna, da questi gessetti si può davvero iniziare a disegnare una città più a misura d'uomo. E di bambino (videoservizio di Luca Marognoli)

Armi autonome, IA e sicurezza internazionale: intervista a Gian Piero Siroli

Gli scenari di guerra, dall'Ucraina alla Palestina, sono già ampiamente governati dall'Intelligenza Artificiale. Non solo l’AI gestisce armi di nuova generazione completamente indipendenti dal controllo umano - osservano, analizzano, decidono ed intervengono sugli obiettivi- , ma la "guerra elettronica" è oggi generata da AI per "sabotare" l'AI del nemico in un modo quasi invisibile e difficilmente contrastabile. A Palazzo Piomarta, è toccato al fisico subnucleare e ricercatore Cern di Ginevra Gian Piero Siroli affrontare il tema nel convegno "Armi autonome, IA e sicurezza internazionale".

Da Vaia a "Shemà", una storia di rinascita

Baselga di Piné, località Bedolpian. Qui c’era una volta una maestosa foresta di pini silvestri e larici ad alto fusto che fu spazzata via in pochi secondi dalla tempesta Vaia. Cinque anni dopo sono molti i germogli di cambiamento. I prati hanno preso il posto degli alberi, dando un nuovo volto al territorio. Ma c'è di più. La storica Capannina è diventata un bell'esempio di ristorazione sociale, che vede i giovani protagonisti. Un'esperienza unica nel suo genere. Da due stagioni a gestire lo storico locale in estate è l'associazione "Shemà", che in ebraico significa "dialogo". A fondarla Stefano Mattivi e la moglie Lara, coppia di educatori da sempre impegnata nel sociale. Con loro una "squadra" di ragazzi, in gran parte universitari, che nel weekend servono ai tavoli e stanno dietro il bancone del bar e durante la settimana fanno da animatori per gli oltre 800 bambini del Grest. Uno dei membri più attivi del gruppo, Mattia, è scomparso nel gennaio 2022 a vent'anni. Era uno dei quattro figli di Stefano e Lara, che per ricordarlo hanno ribattezzato la Capannina "La Baita del Mett". La stessa malattia ha colpito anche Giacomo, fratello di Mattia, che nel locale troverete alla cassa: sarà lui a porgervi il conto, accompagnato dal suo immancabile sorriso. L'associazione è anche partner del festival Religion Today: proprio a Bedolpian da due stagioni si tiene la premiazione dei registi vincitori della rassegna (videoservizio di Luca Marognoli)









Scuola & Ricerca



In primo piano