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Premio Itas Libro di montagna, ecco i 5 finalisti

«FuTurismo» dell’albergatore Michil Costa per la sezione “Ricerca e ambiente”, I Moosbrugger di Monika Helfer per “Vita e storie di montagna” (foto archivio Premio Itas)



TRENTO. La giuria del Premio ITAS del Libro di Montagna ha scelto i 5 libri finalisti (e vincitori di categoria) della 49a edizione. Il vincitore assoluto sarà proclamato durante la serata di Premiazione in programma il 29 aprile nella Sala rappresentanza del Comune di Trento.

I finalisti dell’edizione 2023 e vincitori delle rispettive categorie, sono:

· L’ultima grande montagna di Mick Conefrey, Mulatero, per la sezione “Alpinismo e sport di montagna”.

Mick Conefrey racconta le vicende di una montagna bella e terribile, il Kangchenjunga, fin dalle prime esplorazioni di Douglas Freshfield nel 1989, in un susseguirsi di tentativi e imprese che la vedono protagonista. L’ultima grande montagna è l’affresco di un’epoca, tra alpinismo e grande storia, imprescindibile per chiunque sia appassionato alla saga della corsa agli Ottomila.

· Alpinismo facile in Trentino Alto-Adige di Diego Filippi e Fabrizio Rattin, Versante sud, per la sezione “Guide e mappe”.

Un lavoro imponente, un vero libro dei sogni per gli amanti delle salite di vetta: il volume, dedicato alle valli occidentali del Trentino Alto-Adige, propone 133 salite scelte tra 19 gruppi montuosi a ovest della valle dell’Adige. Tutti i percorsi sono selezionati per la loro panoramicità e per la difficoltà: trovano spazio passeggiate escursionistiche ma anche percorsi più impegnativi.

· Il grande libro delle Alpi, a cura di Lana Bragin, Stefanel Spiegel, Tobias Weber, Björn Köcher, Slow Food editore, per la sezione “Libri per ragazzi”.

Attraverso oltre 1000 cartine, infografiche e illustrazioni, l’ambiente alpino viene esplorato in ogni suo aspetto, per esaltare l’immensa diversità che lo popola. Le varie sezioni del libro ci raccontano la geografia, la flora e la fauna, il clima e l’ambiente, l’alpinismo e tutti gli sport alpini, la società, l’economia, l’arte e la cultura.

· FuTurismo. Un accorato appello contro la monocultura turistica di Michil Costa, Raetia, per la sezione “Ricerca e ambiente”.

Le ripercussioni della monocultura turistica sono evidenti soprattutto sulle Alpi. Michil Costa, albergatore, ambientalista e uomo di cultura, invoca nel suo libro un nuovo senso del fare turismo – contro l’industrializzazione dell’economia turistica e a favore di una cultura dell’ospitalità basata sui solidi valori del bene comune, della sostenibilità e dell’umanità.

· I Moosbrugger di Monika Helfer, Keller editore, per la sezione “Vita e storie di montagna”.

Monika Helfer racconta la storia di una famiglia, dalla Prima guerra mondiale ai giorni nostri, ai margini di un paesino in una remota valle delle montagne austriache. I Moosbrugger è un romanzo potente e di rara intensità da scoprire insieme all’autrice, che ci trasporta in un mondo rurale e crudo raccontando dei fardelli che pesano sulla storia di ogni famiglia.

Vincitore della “Menzione speciale Trentino”:

· Gli imprudenti. Animi assetati di altezza e di infinito di Silvio Agostini, La Grafica.

Opere segnalate:

- Al passo della montagna, a cura di Claudio Ambrosi, Rodolfo Taiani, Bruno Zanon, SAT e Fondazione Museo storico del Trentino.

- Memorie di terre alte: archeologia di un paesaggio pastorale tra Pasubio e Piccole Dolomiti, a cura di Marco Avanzini e Isabella Salvador, MUSE - Museo delle Scienze di Trento.

Per il terzo anno consecutivo torna anche il Convegno organizzato dal Premio ITAS: il 3 maggio dalle ore 10 presso la Sala conferenze Fondazione Caritro si terrà l’incontro “La difficile arte di tradurre le montagne” dove esperti e professionisti del settore analizzeranno i segreti del mestiere di tradurre da molteplici punti di vista.













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